Condannato a 8 anni di reclusione e sospeso dal servizio, l’autista Tpl processato dal giudice per l’udienza preliminare con rito abbreviato per aver violentato ripetutamente e inviato in chat i video degli abusi di una 14enne con problemi psichiatrici. Nell’impianto accusatorio a carico dell’imputato c’è anche l’accusa di diffusione di materiale pedopornografico e stupro di gruppo, visto che avrebbe ‘invitato’ anche un amico, un 36enne per il quale nel corso di altro altro procedimento giudiziale è stato condannato a 6 anni di reclusione.
I fatti
La vicenda risale al maggio di due anni fa quando l’autista, un 49enne, prende sul suo bus la ragazzina appena uscita da scuola. Qualche lusinga e l’offerta di una sigaretta riescono a carpire la fiducia e la simpatia della giovane per il conducente che riesce anche a convincerla a seguirlo nella sua abitazione, dove si consumano le violenze prima da parte del 49enne, poi anche da parte di un amico di quest’ultimo.
I video degli abusi inviati in chat
Una storia agghiacciante nella quale l’autista avrebbe coinvolto anche una terza persona inviandogli in chat i video degli abusi. Ma in questo caso la magistratura non ha ritenuto il destinatario delle immagini imputabile, in quanto non aveva chiesto di ricevere quella videochiamata.
Come riporta Il Corriere della Sera il conducente Tpl nell’immediatezza dei fatti è stato raggiunto solo da provvedimento di divieto di avvicinamento alla 14enne, ma nessuna misura è stata applicata nei suoi confronti.
La richiesta della Procura e il pronunciamento del giudice
Gli inquirenti hanno accertato che il 49enne avrebbe abusato dell’adolescente in più di un’occasione e, la magistratura inquirente è stata chiara nel sottolineare come lo stato di disagio della ragazzina è stato decisivo per riuscire a carpire la sua fiducia. Ma la Procura, in sede processuale è stata più clemente del gup. Il pubblico ministero di udienza, infatti, ha chiesto per l’imputato la condanna a 5 anni e 4 mesi. Il giudice ha accolto la richiesta di condanna ma pronunciandosi con una sentenza ben più esemplare, visto che ha condannato l’autista a 8 anni di reclusione.