C’è un posto a Roma che vi consente di immergervi completamente nel verde quasi fino a farvi dimenticare di essere in una metropoli trafficata e caotica. Un’area verde dove prendersi la giusta pausa dal tran tran quotidiano a contatto con la natura. Dove siamo?
Traffico, smog e inquinamento. L’altro lato della medaglia della Città Eterna, così come del resto tutti i grandi centri metropolitani, è rappresentato dal caos con cui purtroppo residenti e cittadini sono costretti ogni giorno a fare i conti. Non solo arte, storia e cultura insomma ma anche le difficoltà di vivere in una metropoli moderna super affollata. Fortunatamente però Roma è piena di parchi e aree verdi: dalle famose ville, da villa Borghese a villa Pamphilj solo per citare le più famose, passando per le riserve naturali – come il parco dell’Appia Antica tanto per dirne una – fino agli spazi incontaminati incorniciati tra strade e palazzi.
Oggi vi portiamo alla scoperta proprio di uno di questi: qui, nei suoi circa 2.000 metri quadrati di estensione, troverete fiori, piante e soprattutto tanto verde per respirare un po’ d’aria pulita. Il tutto nel bel mezzo della Capitale.
E’ uno dei parchi più grandi d’Italia e si trova a Roma: dove siamo
Questo parco, la cui realizzazione risale pensate un po’ al 1600, ha anche una particolarità: nel suo genere infatti è considerato uno dei più grandi d’Italia. Al suo interno è possibile ammirare varietà naturalistiche provenienti da tutto il mondo peraltro esposte con un contesto specifico dedicato in modo da aiutare il visitatore a collocare la specie alla propria zona di origine.
A spiccare in questo giardino sono poi i monumentali alberi secolari che contribuiscono a ‘isolare’ chi ci passeggia dalla confusione e dal chiasso della città. Almeno 300 gli esemplari presenti appartenenti a oltre 300 specie. E poi i fiori: come le orchidee, che è possibile ammirare nelle circa 400 tipologie differenti. Chiudendo la nostra panoramica ci sono poi le piante grasse e una collezione di bambù.
Alla scoperta dell’orto botanico di Roma
Dove si trova allora tutto questo? Siamo all’orto botanico di Roma, senza dubbio uno dei luoghi più belli della Capitale. Oltre a quanto già accennato si può visitare la famosa Serra Corsini – l’orto è all’interno dell’omonima villa, un tempo residenza della nobiltà romana – che ospita innumerevoli piante grasse. Fanno parte dell’orto anche:
- Il giardino giapponese
- Il giardino mediterraneo
- La serra tropicale
- Il roseto
- Il giardino degli aromi
All’interno dell’orto botanico, che sorge anche su parte di un’area archeologica chiamata Horti Getae (che un tempo ospitava le terme di Settimio Severo), si trovano anche un laghetto, un ruscello e delle vasche, ovvero l’habitat ideale per le piante acquatiche. Completano il quadro le collezioni di Gimnosperme come sequoie, conifere, pini, abeti fino ai larici, cedri del Libano, cipressi e ginepri.
Qual è il periodo migliore dell’anno per visitarlo
La risposta è semplice: tutti, ovviamente godendo di una cornice naturale ogni volta differente in base alla stagione. In particolare l’orto è gettonato prevalentemente – e non poteva essere altrimenti – in primavera, soprattutto nel mese di aprile quando si assiste alla fioritura dei ciliegi nell’incantato giardino giapponese. In estate ci sono le fioriture tardive, come per i rododendri, mentre in autunno molti lo scelgono per il periodo del foliage (qui la nostra guida sui migliori luoghi di Roma).
Come arrivare: orari
Navigatore o smartphone alla mano. L’orto botanico di Roma si trova in Largo Cristina di Svezia, 24 nella zona del Gianicolo. E’ aperto tutti i giorni, inclusi domenica e festivi dalle 9.00 alle 18.30 con ultimo ingresso alle 17.30. Vi ricordiamo che al suo interno si trova anche la casa delle farfalle che segue però orari differenti (aperta dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 17.00 mentre il lunedì resta chiusa).
Cenni storici
Chiudiamo con qualche cenno storico sulla struttura. L’orto, per come è visitabile oggi, segue il progetto voluto dal primo direttore dell’area, Pietro Romualdo Pirotta (1884-19128), che realizzò partendo da zero l’area naturalistica. Guardando indietro nella storia, si deve a Papa Alessandro VII Chigi la decisione di realizzare l’orto universitario sul colle del Gianicolo – correva il 1600 – poi, circa due secoli dopo, a seguito di vari trasferimenti, la struttura ha trovato la sua definitiva collocazione presso Villa Corsini, ovvero dove è ancora oggi. La gestione rientra nelle competenze del Dipartimento di Biologia Vegetale della Sapienza Università di Roma.