Rapinò un’anziana donna a Roma sotto Ferragosto, strappandole gli orecchini dalle orecchie. Condannato il ladro in Tribunale.
E’ arrivata la sentenza con rito abbreviato per un caso di rapina risalente ad agosto 2023 e che si svolse a Roma. Vittima una signora di novantatré anni, che nel proprio quartiere fu prima aggredita da un nomade e poi in seguito privata dei propri orecchini: il ladro strappo i gioielli dalle orecchie della donna, che per tale motivo riportò delle gravi ferite nella zona della testa. L’uomo è stato condannato a sei anni di reclusione, senza sconto di pena.
Strappò gli orecchini dalle orecchie di un’anziana: la vicenda a Roma
L’azione criminale fu efferata, poiché il ladro approfittò dello svuotamento dei quartieri romani per il periodo di Ferragosto. La vittima fu individuata nella giornata del 26 agosto 2023, quando il ladro incrociò la nonnina in un supermercato dopo aver fatto la spesa. Visto come la donna portava addosso dei gioielli appariscenti, decise di pedinarla fino al portone di casa: vicino all’abitazione, scattò il pestaggio verso la vittima.
L’uomo, un 40enne bosniaco e già conosciuto per reati analoghi, prima la picchio con pugni e schiaffi fino a tramortirla e farla cadere a terra, poi una volta svenuta gli strappò gli orecchini dai lobi delle orecchie. Una situazione in cui non intervenne nessun passante, ma soprattutto lasciò due evidenti sfregi ai lati del viso della signora.
Il processo al ladro di Roma
Con il rito abbreviato, il nomade era già stato condannato a sei anni di carcere. Nonostante la scelta del rito abbreviato, i giudici non hanno scelto la riduzione di pena che scatta in queste situazioni. Tale scelta giuridica si è dimostrata dai particolari dell’aggressione, considerato come le violenze siano avvenute verso una persona ultra-sessantacinquenne e soprattutto con un soggetto che era recidivo a questa tipologia di reati.
La ricostruzione dei fatti, nei mesi scorsi, è stata attentamente stesa dal sostituto procuratore Francesco Basentini, che ha costruito una ferrea accusa contro l’aggressore. Inutili i tentativi di alleggerire la condanna da parte dell’avvocato che curava le sorti del bosniaco, con una pena piena che è stata sentenziata soprattutto per la gravità del gesto e il passato criminale del condannato.