Si chiude il processo contro un falso produttore cinematografico al Tribunale di Roma: abusò di giovani attrici promettendo Hollywood.
Si è finito il processo che ha portato dietro le sbarre GF, un uomo che si spacciava per produttore cinematografico al fine di abusare sessualmente giovani attrici e modelle con il sogno del cinema. Il giudice ha esaminato il caso di tre giovani donne, che nell’arco del tempo hanno subito abusi sessuali e falsa promesse da parte del truffatore.
Gli inganni del falso produttore cinematografico: l’esito del processo
La decisione del giudice è stata integerrima, soprattutto dove aver ascoltato la storia delle vittime e l’esito delle indagini sulla truffa a sfondo sessuale. GF è stato condannato a una pena di quasi otto anni di carcere, con i crimini che gli sono contestati e vertono l’abuso sessuale e la truffa.
Tutto il processo si è basato sull’esperienza delle tre donne vittime del raggiro e gli abusi sessuali, che si erano concesse al produttore cinematografico con la promessa di fare film per il cinema. I rapporti sessuali tra le donne e lo stesso soggetto, erano motivati dal produttore: a suo vedere le valutava per dei lungometraggi che prevedevano delle scene sessualmente esplicite.
La storia delle vittime con il finto produttore cinematografico
Come spiega Il Corriere della Sera, nella rete del produttore sono finite tre donne con l’aspirazione di diventare volti cinematografici. L’uomo si presentava con una falsa identità, che variava secondo la donna che incontrava: impersonava il personaggio di Luca D’Amico o Gino Paolo Monaco, identità dove millantava dei contatti con Hollywood.
Due attrici sono cadute nella trappola sessuale dell’uomo. La prima era stata convinta ad avere rapporti sessuali per diversi mesi, con l’uomo che l’aveva convinta in un percorso di “preparazione” per girare una scena con contenuti sessuali: un inganno venuto fuori solo dopo numerosi abusi subiti. L’altra si sarebbe concessa per inseguire le promesse del finto produttore, sempre orientate verso film con scene che riprendevano dei rapporti sessuali: entrambe le ragazze, ancora oggi, sono in terapia psicologica per il trauma.
La terza donna aveva intuito l’inganno perpetrato dal finto produttore, riuscendo a evitare i rapporti sessuali con l’uomo. Per lei solo il rimpianto di avergli dato troppo conto per mesi, in fatti che si sono verificati tra il 2017 e il 2019.