L’estate è ormai alle porte e in molti in vista della bella stagione tornano a mettere mano agli arredi delle proprie abitazioni. Uno degli interventi più frequenti è quello che riguarda le tende da sole: anche per il 2024 è stato confermato il bonus che permette di accedere ad importanti agevolazioni. Di cosa si tratta e come funziona.
In tema di bonus per l’anno in corso vale la pena di conoscere più da vicino quello varato dal Governo in materia di tende da sole. Terrazzi, balconi condominiali o ville, chi è intenzionato a rinnovare le strutture della propria abitazione può contare sul contributo che permette di rientrare di una quota delle spese sostenute in questo campo. Una buona notizia per le famiglie dunque considerando che, fortunatamente, i tempi per presentare domanda non sono stretti.
Lo scopo di questo bonus è quello di agevolare i cittadini che sostengono spese in ottica di risparmio energetico: esiste dal 2020 e anche per il 2024 è stato confermato.
Cos’è il bonus tende e chi può fare domanda: requisiti
Ma cosa è ricompreso nel bonus tende? Il provvedimento punta ad agevolare chi acquista e installa strutture che proteggono dai raggi solari. E quindi schermature, chiusure oscuranti, gazebo, pergole, tapparelle, coperture fisse interne o esterne, ecc. che fungono da protezione contro il sole in ottica anche di un efficientamento energetico della casa. A fornire i dettagli e i parametri per accedere al bonus è l’ENEA (Agenzia nazionale efficienza energetica) attraverso la diffusione di un apposito vademecum.
In buona sostanza è importante sapere comunque che le strutture installate devono essere applicate in “modo solidale e con l’involucro edilizio” e dunque non devono essere “liberamente smontabili e rimontabili dall’utente”. Inoltre devono essere posizionate al fine di schermare delle superfici vetrate attraverso le quali, in assenza di protezioni, passerebbero i raggi solari. Questi dunque sono i primi requisiti fondamentali. Vediamo gli altri.
Requisiti bonus tende 2024
Possono accedere alle agevolazioni le seguenti categorie:
- Proprietari di singole unità abitative
- Proprietari di parti comuni di edifici residenziali (condomini, possedendo tuttavia un diritto reale sulle unità immobiliari)
Sempre l’ENEA precisa che per accedere al bonus non è necessario l’ISEE. Il bonus può essere richiesto a fronte di interventi che richiedono smontaggio e dismissione di analoghi impianti già esistenti, fornitura e posa in opera di strutture oscuranti nonché di tutte le spese sostenute per la parte progettuale e di produzione documentale in merito all’intervento. E’ necessario inoltre che i pagamenti siano tracciabili con la conservazione delle fatture e della documentazione tecnica completa inerenti ai lavori.
A quanto ammonta il bonus: importo
L’agevolazione non dà diritto ad un risparmio immediato né è stato varato sotto forma di assegno o altra erogazione economica per i beneficiari. Piuttosto consiste in una detrazione fiscale che consente di rientrare della spesa sostenuta per acquistare le “barriere solari” fino al 50% fino ad un tetto massimo di 30mila euro, ovvero a fronte di un esborso complessivo di 60mila euro.
Il cittadino che intende richiedere il bonus dovrà quindi documentare la spesa in sede di dichiarazione dei redditi fermo restando che comunque la richiesta può essere presentata fino al 31 dicembre 2024. A quel punto, se si avrà diritto all’agevolazione fiscale, quest’ultima sarà restituita in 10 anni sotto forma di detrazione IRPEF.
Come presentare domanda
Chi vuole accedere al bonus deve presentare in via telematica una comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori entrando nella propria area utenti del portale dell’Agenzia delle Entrate.