Sembra proprio che la terribile vicenda di violenze sessuali da parte del 54enne coach di basket, ormai ex, nei confronti di un suo giovanissimo allievo, sia alle battute finali. La requisitoria del pubblico ministero, Alessia Natale, come riporta il Corriere, ha ripercorso le varie fasi degli abusi subiti dal cestita che, quando ha iniziato a ricevere le morbose attenzioni dell’allenatore, aveva solo 13 anni.
Il pm chiede la condanna a 10 anni di reclusione
Ora l’ex tecnico sportivo di una squadra di Roma, radiato e arrestato per abusi su minori, rischia una condanna a 10 anni di reclusione per quei fatti. Perché a tanto ammonta la richiesta formulata dalla pubblica accusa in aula. E mentre si attende il pronunciamento del giudice, previsto per il 9 maggio prossimo, è nata un’altra indagine a carico del 54enne che, secondo la Procura, potrebbe aver mostrato il suo ‘interesse’ nei confronti di un altro adolescente.
La pubblica accusa ricostruisce i fatti
Intanto la dottoressa Natale ha esposto al magistrato tutti i tremendi passaggi della storia che ha avuto come vittima il 13enne. Una adolescenza segnata dalle violenze subite. Il ragazzino per ben tre anni, a partire dal 2015, avrebbe subito abusi da parte del suo allenatore che lo obbligava a spogliarsi e lo baciava trascinandolo nella sua stanza. Violenze delle quali la vittima si sarebbe detto stanco nel 2018, quando avrebbe cercato di ribellarsi all’uomo che di contro lo avrebbe minacciato di non farlo più giocare a basket. Intimidazioni che su un giovane e promettente giocatore di basket riuscivano a incutere paura e, probabilmente, a farlo restare in silenzio.
Per fortuna, però, la vittima, ormai 20enne, è riuscita a fare i conti con quanto gli è capitato e ha portato avanti la sua passione per la pallacanestro, al punto da trasferirsi all’estero e tentare la fortuna come giocatore professionista.