In merito all’articolo pubblicato oggi su Il Corriere della Città, dal titolo “Vicenda salme fuori dal cimitero, l’agenzia funebre: ‘Fucci non ha detto come stanno veramente le cose: ecco la verità dai documenti’”, il Sindaco Fabio Fucci ha inviato la sua replica: “La sig.ra Monica Tartaglia – scrive Fucci attraverso un comunicato stampa – dichiara ‘di essere stata animata esclusivamente da spirito di giustizia e non da giustizialismo (non mi interessava una condanna o meno del Sindaco Fucci), quel che più mi interessava […] era l’accertamento dei fatti’. Eppure la “plateale” risonanza mediatica alla vicenda è stata data in realtà proprio dalla stessa sig.ra Tartaglia, con la pubblicazione degli articoli datati 21 e 23 febbraio 2014, (sempre su Il Corriere della Città), anche se i termini della vicenda sono stati definitivamente chiariti nelle sedi opportune, ovvero presso il Tribunale di Velletri con tanto di decreto di archiviazione. In ogni caso sono d’accordo con la signora Tartaglia: ‘Giustizia è stata fatta!’, infatti chi dovrebbe esercitare l’azione penale, cioè il Pubblico Ministero, ha richiesto l’archiviazione del procedimento per ben due volte: la prima con provvedimento datato 21.10.2014 dove si legge che ‘la notizia di reato è infondata’; la seconda in data 12.02.2016 dove il medesimo P.M. scrive che ‘si ribadiscono quindi le considerazioni, già precedentemente espresse da questo Ufficio, in ordine all’insussistenza delle ipotesi di reato in merito alle quali si procede’. Due richieste di archiviazione a seguito delle quali il Tribunale di Velletri, con decreto datato 01.04.2016, ha archiviato definitivamente il procedimento. In ogni caso è diritto di chi denuncia, laddove non concordi con il P.M., proporre un’opposizione alla richiesta di archiviazione affinché si eseguano altre indagini, circostanza che la sig.ra Tartaglia ha ritenuto di avviare ma a cui è comunque seguita l’archiviazione. Quindi, se ripartiamo dall’affermazione iniziale della sig.ra Tartaglia, che sostiene di essere stata animata da spirito di giustizia e non da finalità politiche, direi che risulta inspiegabile un accanimento così forte sulla vicenda a seguito del definitivo chiarimento avvenuto in Tribunale e del provvedimento di archiviazione. Il Giudice è stato chiamato ad esprimersi sulla vicenda ed in maniera inequivocabile ha stabilito l’assenza dei reati che la signora Tartaglia ha tentato, senza riuscirci, di imputarmi. Ogni altra dichiarazione nel merito della vicenda appare inopportuna anche alla luce del fatto che viene espressa dalla signora Tartaglia a seguito di una pronuncia definitiva di archiviazione da parte del Tribunale”.
Sentita la signora Tartaglia, questa ha così risposto alla replica di Fabio Fucci: “L’accanimento è del sindaco, in quanto è lui che ha richiamato la questione con un video, sebbene non ve ne fosse necessità, tanto più che per sua stessa ammissione alla vicenda – che finalmente viene collocata da Fucci nelle giuste date, ovvero a ordinanza scaduta – non era stata data alcuna visibilità. Inoltre, il Sindaco per l’ennesima volta glissa sulla circostanza, confermata in sede di indagine, che una salma è stata lasciata fuori dal cimitero per una notte per un errore palese dell’amministrazione. La non sussistenza del reato non significa che il fatto non sia avvenuto nelle modalità descritte nella mia denuncia. Invito quindi il sindaco a pubblicare i documenti richiamati nell’articolo: solo attraverso essi è possibile scrivere fine alla vicenda. Perché non lo fa?”.