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INPS, che regalo se stai pagando un mutuo: a chi si rivolge e in cosa consiste

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Il progetto di comprare casa o anche di acquistare un locale o un appezzamento di terreno passa spesso attraverso l’accensione di un muto. Non è da tutti pensare di fare un acquisto così importante facendo ricorso esclusivamente ai risparmi messi da parte. E allora la soluzione più giusta e anche la più semplice è quella di rivolgersi a un istituto di credito, solitamente una banca, per chiedere un mutuo.

Mutuo Inps
Mutuo Inps, chi può chiederlo e a quali condizioni – ilcorrieredellacitta.com

Tassi ridotti e agevolazioni soprattutto per i più giovani

In questo percorso, soprattutto i richiedenti più giovani potranno trovare delle agevolazioni, tassi ridotti, magari con un termine più lungo per restituire la somma ricevuta e, quindi, con una diminuzione della rata da corrispondere. Tutto, però, dopo che l’istituto di credito avrà verificato la solvibilità del richiedente, la capacità di quest’ultimo di mantenere fede all’impegno economico assunto.

Il mutuo erogato dall’Inps

Non tutti sanno che il mutuo viene erogato anche dall’Inps e quest’ultimo è in grado di andare incontro alle esigenze di dipendenti pubblici o statali con un contratto di prestito che prevede il trasferimento fino a 300mila euro. E l’istituto nazionale di previdenza sociale interviene per sostenere anche altro tipo di finanziamenti:

  • per la ristrutturazione di un immobile può erogare un massimo di 150mila euro
  • per l’acquisto di un box auto, fino a 75mila
  • per le spese di studio di un familiare, fino a 100mila euro

Un aiuto che prevede il pagamento delle somme dovute all’Inps in un termine che va dai 10 ai 30 anni. Fatto salvo si tratti di una richiesta formulata da un ultra 65enne, nel qual caso il termine massimo stabilito è pari a 15 anni.

Mutuo Inps
Mutuo Inps, quali agevolazioni per i richiedenti – ilcorrierredellacitta.com

Tassi d’interesse e agevolazioni per i richiedenti

Se fino a qualche tempo fa i tassi di interesse applicati dall’Inps erano uguali o anche superiori a quelli delle banche, ora la situazione è cambiata rendendo la possibilità di ricorrere all’istituto di previdenza più accessibile e anche favorito. La possibilità di saldare il debito contratto in un lasso temporale di 30 anni aiuta il richiedente a ottenere una rata più bassa e, quindi, lo agevola consentendogli di dilazionare il pagamento.

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