La dichiarazione dei redditi è uno di quegli appuntamenti fissi dai quali non è possibile esimersi. Ma per non trovarsi in difficoltà è opportuno prepararsi per tempo con tutta la documentazione necessaria da portare al commercialista o al Caf, centro assistenza fiscale, di riferimento, per non trovarsi poi a fare le corse all’ultimo momento.
L’appuntamento è fissato a partire dal 30 aprile e ha come scadenza ultima fine settembre dell’anno successivo a quello di imposta e può essere fatto anche direttamente online, magari seguendo le indicazioni fornite sul sito dell’Agenzia delle Entrate, se si decide di non avvalersi di figure professionali. È obbligatorio nel caso in cui si hanno più redditi contemporaneamente.
Occorrono una serie di documenti
Fondamentale è avere a disposizione tutti i documenti necessari. Una serie di atti che sono utili a non incorrere in errori e per dare al Caf o al commercialista tutte le informazioni utili a redigere la dichiarazione dei redditi. Occorrono tre tipologie differenti di documenti: personali, sui redditi e sulle detrazioni. Nello specifico si tratta di:
Documenti personali – Carta d’identità e tessera sanitaria del dichiarante, tessera sanitaria dei familiari a carico, dati del datore di lavoro se si svolge lavoro dipendente.
Documenti relativi ai redditi – La Certificazione Unica per lavoratori e pensionati, certificato di pensioni estere, attestazione del datore di lavoro sugli importi percepiti come collaboratori domestici, documentazione relativa agli assegni di divorzio o separazione, documenti relativi ai redditi diversi percepiti dagli eredi, visura catastale e atti di donazione, divisione, successione o vendita di terreni o fabbricati in proprietà, documenti relativi al contratto di locazione, alla copia dell’F24 dei versamenti Imu eseguiti, la ricevuta della raccomandata dell’inquilino e la copia del contratto di affitto se effettuato con cedolare secca.
Documenti per detrazioni fiscali – Ricevute di bancomat o carte di credito che attestano il pagamento delle spese sostenute, copia del bonifico, copia del bollettino postale o del pagamento mediante avviso, copia dei pagamenti corrisposti con PagoPa, fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale che attesti la vendita o l’effettuazione di un servizio. In merito a quest’ultima voce, però, ci sono regole stringenti secondo le quali i pagamenti devono essere tracciabili.
Vanno calcolate anche altre spese
In questo quadro si inseriscono poi le spese detraibili per le quali sono necessari gli scontrini che attestano il pagamento effettuato: Spese mediche, spese scolastiche, sperse per ristrutturazione edilizia, soldi corrisposti a enti no profit.