Coloro che svolgono lavori usuranti possono contare su una pensione anticipata, chiamata anche ‘quota 97,6’. Coinvolge indistintamente sia i dipendenti sia coloro che prestano attività autonoma, purchè svolgano mansioni considerate faticose e logoranti. Ovviamente, come per tutti coloro che aspirano a percepire la pensione ci sono altri requisiti specifici da rispettare.
Cosa prevede la circolare Inps
La normativa in materia è stata chiarita in una circolare dell’Inps che specifica alcuni punti rimasti in sospeso:
- Occorrono almeno 35 anni di contributi versati
- Per quanto riguarda l’età anagrafica bisogna rientrare in un minimo che, però, viene stabilito a seconda dell’impegno lavorativo
- Chi raggiungerà i requisiti entro il prossimo anno può presentare domanda entro il 1 maggio 2024. Le domande solitamente devono essere presentate l’anno prima di andare in pensione
- Prevista l’età anagrafica di 61 anni e 7 mesi per i lavoratori dipendenti e 62 anni e 7 mesi per i lavoratori autonomi
Quali lavoratori rientrano in Quota 97,6
Ma l’Istituto nazionale di previdenza sociale prevede che a rientrare in Quota 97,6 siano specifici lavoratori, ossia coloro che hanno svolto 7 anni di mansioni faticose negli ultimi 10 anni lavorativi. Una fascia nella quale rientrano i minatori, o coloro che prestano la propria opera a temperature estremamente alte o in luoghi angusti, oltre ai palombari, a quanti lavorano per la rimozione dell’amianto e chi svolge lavoro notturno per almeno 6 ore al giorno. Ma anche i conducenti di veicoli adibiti a trasporto pubblico collettivo con almeno nove posti.
Come si presenta la domanda e a chi
La domanda va presentata all’Inps e per quanti raggiungeranno i requisiti indicati entro il prossimo anno deve essere formulata entro il 1 maggio di quest’anno. La domanda va fatta in via telematica sul sito dell’Inps, al quale si accede con Spid o Carta d’Identità elettronica. È importante essere in possesso di alcuni documenti che potrebbero essere richiesti nel corso della formalizzazione della domanda: buste paga o altre certificazioni attinenti al tipo di impegno prestato.
Come si calcola la maturazione di 35 anni di contributi
Il calcolo dei 35 anni di contributi tiene conto anche i periodi di disoccupazione e di malattia, compresi i periodi integrati con contribuzione figurativa, ma esclusi quelli nei quali si riconosce al lavoratore solo la contribuzione figurativa.