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La nuova truffa del telefonino a Roma: “Me lo devi ripagare | Come agiscono i truffatori

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La truffa del cellulare sta spopolando in alcuni quartieri che compongono Roma: ecco come funziona e le principali vittime.

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Carabinieri arrestano un truffatore specializzato nel raggiro del cellulare – Ilcorrieredellacitta.com

La nuova truffa che spopola a Roma è quella legata all’accidentale caduta del telefonino. Nessun episodio legato all’incidente o la semplice distrazione della persona, perché dietro questo episodio si nasconde un astuto raggiro messo in atto da alcuni truffatori della Capitale. Andiamo a vedere come si svolge precisamente questa truffa e soprattutto quali sono le vittime più esposte a questa tipologia di raggiro. 

La truffa del telefonino a Roma: come funziona

Di questa truffa, le modalità sono state delineate molto bene dai Carabinieri in un ultimo blitz nel quadrante di Roma Est. Il truffatore in questo caso finge di essere urtato da una persona, con un cellulare vecchio o con lo schermo già rotto che fa cadere in terra. Come purtroppo è prassi nella Capitale, già una vicenda così surriscalda gli animi del malvivente: dopo aver esposto numerosi insulti alla potenziale vittima, giocando principalmente sull’intimidazione, proverà a chiedere dei soldi per il “risarcimento” del danno subito. 

La vittima, di solito anziana, tra l’intimidazione e la pressione del momento potrebbe cedere alle richieste del truffatore. Soprattutto quando il malvivente viene spalleggiato da un complice, che sulla vicenda potrebbe fungere da testimone per creare una ricostruzione più veritiera di un fatto inesistente. In larga parte, è la precisa ricostruzione della truffa dello specchietto, solo che effettuata tra pedoni e con l’utilizzo di uno smartphone. 

L’ultimo episodio di truffa del cellulare a Roma

Le indagini sulla truffa del cellulare, hanno portato i Carabinieri ad arrestare un uomo. Il soggetto sceglieva le sue vittime principalmente tra gli anziani, colpendo nella zona tra la Metro di Giulia Agricola, Cinecittà e Anagnina. Un metodo collaudato, che lo aveva incoraggiato anche a tentare il raggiro a un anziano signore: il truffatore, risultato un 36enne italiano, non si sarebbe mai aspettato che quell’uomo, pur di non cedere i soldi per non aver fatto nulla, avrebbe chiamato il 112 e lo avrebbe messo rapidamente in fuga.

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