È morto dopo due giorni di agonia. Martedì 2 aprile il terribile incidente in moto. Stefano Arce, il macellaio 43enne originario di Tivoli Terme, viaggiava in sella alla sua Kawasaki quando ha travolto un pedone, per poi finire rovinosamente a terra. Gravi le ferite riportate dal centauro, ma non tanto da far temere per la sua vita. E i soccorsi sono stati celeri, l’uomo è stato trasportato immediatamente in ospedale, all’Umberto I, dove, i medici hanno accertato le condizioni critiche nelle quali versava il 43enne che dopo due giorni è morto.
Il ricordo di Stefano: ‘Un matto scatenato dal cuore d’oro’
Due giorni di attesa e speranza per i familiari e i tantissimi amici di Stefano. Era benvoluto il macellaio che lavorava in un esercizio commerciale su via Tiburtina. In tanti hanno scritto messaggi di cordoglio sui social per ricordarlo. Una persona solare e sempre sorridente, un uomo pieno di vita e di interesse. Tra gli altri era appassionato di mountain bike e uno dei suoi tanti amici nel pubblicare un video che lo ritrae in sella alla sua bici scrive: ‘Amico mio. Quante discese insieme. Ti ricorderò così… un matto scatenato con un cuore d’oro’.
La Polizia locale sta indagando per ricostruire la dinamica dell’incidente
Sono stati gli uomini della Polizia locale di Roma Capitale ad accorrere martedì poco dopo le 14 su via Tiburtina teatro del terribile schianto. Sono i caschi bianchi a dover ricostruire la dinamica dell’incidente che al momento non è chiara. Di fatto Stefano avrebbe travolto un pedone, un 41enne che seppure ferito non ha riportato conseguenze gravi, poi avrebbe completamente perso il controllo della sua due ruote. Ma i vigili stanno cercando di acquisire le immagini di videosorveglianza presenti in zona per cercare di trovare risposte.