Data da segnare in agenda per chi utilizza Whatsapp: l’11 aprile sono attese novità importanti, le ultime di una lunga serie in realtà. In queste settimane infatti gli utenti sono alle prese con una serie di aggiornamenti – e a breve ne arriveranno altri – che hanno profondamente rivoluzionato l’app. Ma non è finita qui.
Whatsapp cambia e si aggiorna. Alcune novità recenti hanno avuto un impatto immediato sugli utilizzatori, come la modifica dell’interfaccia grafica, altre sono state meno appariscenti. Per altre ancora servirà pazientare ancora un po’, come nel caso dell’attesissima utility che permetterà di convertire in testo i messaggi audio. Ma sempre per restare in tema di aggiornamenti, non tutte le novità riguardano l’esperienza – in senso stretto – di utilizzo. C’è infatti altro da sapere.
Entrano in vigore i nuovi termini del servizio di WhatsApp
Già, perché a cambiare non sono solo le funzioni dell’app poiché, parallelamente, l’impianto legislativo – non solo in ambito nazionale – è in continua evoluzione e di conseguenza anche i grandi big del tech devono adeguarsi. Ed è proprio questo uno di quei casi. L’11 aprile infatti entreranno in vigore i nuovi termini del servizio di Whatsapp, derivanti dagli obblighi imposti dai regolamenti europei Digital Services Act e Digital Markets Act.
Si tratta soltanto di altri noiosi cavilli burocratici come quelli che in pochissimi leggono prima di accettare per proseguire la navigazione sul web? Non proprio. Sì perché le novità, in realtà, andranno ad incidere profondamente sul modo in cui utilizziamo la piattaforma del colosso Meta. Di certo non è sufficiente soffermarsi sul linguaggio tecnico con cui, solitamente, vengono annunciate queste modifiche. Spesso, pur trattandosi di modifiche sostanziali, l’utente non ha modo di capire la reale portata dei cambiamenti: che dire allora in questo specifico caso?
Whatsapp, dall’11 aprile arriva la interoperabilità: di cosa si tratta
Tra le novità più incisive ci sarà innzanzitutto la cosiddetta interoperabilità. Si tratta, in estrema sintesi, della possibilità di scambiare messaggi tra app di messaggistica istantanea differenti. Quali? Difficile azzardare ipotesi sebbene, considerando che nel colosso Meta rientrano sia Facebook che Instagram (entrambe dotate di una funzione di scambio di messaggi), qualche idea possiamo già iniziare a farcela. Di certo sappiamo che, a partire dall’11 aprile, quando Whatsapp fornirà “dettagli suoi nuovi requisiti UE che consentono all’utente di inviare messaggi da WhatsApp ad app di terzi supportate” ne sapremo di più.
Canali, privacy, età minima di iscrizione, protezione dei dati
Scorrendo poi le altre novità ci saranno modifiche per quanto riguarda l’utilizzo dei canali. In particolare, preannuncia Whatsapp, attraverso le linee guida disponibili da quella data in poi verrà illustrato “come segnalare i contenuti e come presentare un ricorso contro le decisioni e le modalità con cui vengono suggeriti i canali“. Calerà ulteriormente inoltre anche l’età minima per registrarsi alla piattaforma: basterà avere 13 anni e non più 16. Infine c’è tutta la questione riguardante il trasferimento dei dati degli utenti da server ubicati fisicamente in UE a quelli situati negli USA. Un tema di cui si dibatte da tempo e che pone al centro la questione della privacy di chi utilizza l’app.