Truffa immobile nel cuore di Roma: coppia d’indiani perde la casa perché venduta senza il loro consenso nella zona Portuense.
Truffa immobiliare nel quartiere di Roma, dove un consulente avrebbe raggirato una coppia asiatica. L’uomo, all’insaputa dei legittimi proprietari, avrebbe venduto la casa dei coniugi, sfruttando un vecchio cavillo che lo legava alla famiglia come consulente. La famiglia, oltre all’amara sorpresa, ha dovuto fare i conti con i nuovi “proprietari” dell’appartamento: queste persone, provenienti dai Balcani, avrebbero minacciato di morte i coniugi asiatici per andare via dallo stabile. La vicenda finisce in Tribunale.
La truffa immobiliare a Roma: la storia
La vicenda inizia nel 2022, quando una coppia di indiani decide di vendere il proprio appartamento nella zona di Portuense. Le due persone vogliono lasciare Roma, per cercare fortuna in Irlanda. L’appartamento si trova in via Rangoni 3, con l’agenzia immobiliare che trova nel giro di un mese un primo acquirente: un cittadino albanese che propone 155 mila euro per l’immobile, versando addirittura 5 mila euro per bloccare la casa.
La figura del consulente finanziario
Il cittadino che vuole comprare l’immobile, però, si affida a un consulente finanziario. La persona, infatti, sarà chiamata dai cittadini albanesi per la visita della casa e concedergli il mutuo. Il “professionista” si presente bene, tanto che gli indiani – con grandi difficoltà a parlare in italiano, gli offrono anche la procura speciale per vendere l’immobile, considerato come loro siano impegnati in terra irlandese con il lavoro.
L’amara sorpresa a Portuense
Si arriva a novembre dell’anno scorso, quando i coniugi indiani sono pronti a firmare le carte per vendere le case. Arrivati a Roma e davanti al notaio, trovano l’amara sorpresa. L’agente immobiliare, come spiega La Repubblica, si attaccherebbe a delle clausole tecniche, dicendo di una cancellazione di un’ipotetica garanzia delle cambiali. Linguaggi al quale la coppia capisce ben poco, tanto da spingerli al ritiro della procura speciale e mettere l’appartamento in affitto: quest’ultimo, per rendere le cose più semplici.
Il 9 febbraio però c’è un’evoluzione della vicenda. Una coppia albanese bussa alla loro casa di Portuense, ribadendo di avere la legittimità sulla proprietà della casa. Nonostante la procura speciale fosse stata annullata, la casa era stata venduta con tanto di assenso del notaio. A incassare la somma dell’appartamento, un’azienda cui gli indiani neanche conoscevano l’esistenza. La vicenda ora ha preso vie legali, in una situazione che al momento ha fatto perdere la casa ai due cittadini asiatici.