Si torna a parlare dell’acquisto dell’immobile di Via dei Castelli Romani a Pomezia dove, teoricamente, dovrebbero essere trasferiti gli alunni della scuola Marone per consentire i lavori di ristrutturazione del plesso. Domani il tema tornerà in Consiglio Comunale: intanto i genitori hanno inviato una lettera aperta indirizzata al Sindaco Veronica Felici.
Passano i mesi ma ancora permane un alone di incertezza attorno al trasferimento degli alunni dell’Istituto Via della Tecnica. Il Comune di Pomezia, com’è noto, ha deciso di procedere all’acquisto di un immobile situato in Via dei Castelli Romani per una cifra di oltre 6 milioni di euro: immobile che però, allo stato attuale, non è idoneo ad ospitare le classi. Domani, martedì 19 marzo, si terrà un importante Consiglio Comunale durante il quale si parlerà anche di questo. Intanto la rappresentanza dei genitori ha voluto scrivere una lettera all’Amministrazione e a tutti i consiglieri comunali.
La lettera
“Come Rappresentante dei Genitori dell’Istituto Comprensivo di via della Tecnica 3, vorrei argomentare i principali motivi del nostro disaccordo rispetto a questa scelta“, esordisce il testo. Più volte, in queste settimane, si sono sollevate voci contrarie all’acquisizione di quello che è passato alle cronache come un “rudere” considerando gli interventi che serviranno per adeguarlo allo scopo delineato dal Comune.
“Il nostro dissenso non vuole quindi essere ostativo ma invece costruttivo e per questo noi Genitori abbiamo elaborato una soluzione alternativa per la sede provvisoria della PV. Marone, i cui tratti essenziali abbiamo già rappresentato alla Sindaca Veronica Felici ed all’ing. Curci in occasione di uno specifico Consiglio di Istituto che si è tenuto in data 15/01/2024″.
La proposta alternativa dei genitori
“In sintesi la nostra proposta prevede la realizzazione di un edificio ad un solo livello, nell’area ricompresa tra via Borsellino e via Copernico, utilizzando la più recente tecnologia di prefabbricazione in cemento armato che consentirebbe l’abbattimento dei costi e la compressione dei tempi di realizzazione. Non si tratta cioè di container rimovibili ad uso temporaneo, ma piuttosto di un vero e proprio nuovo edificio che rimarrà a servizio della Città al centro della Città”, prosegue la missiva.
“Questa nuova costruzione sarà ovviamente realizzata da subito in conformità a tutte le normative applicabili alle sedi scolastiche, ivi compresa la normativa antincendio e la normativa sulle costruzioni in zone sismiche, garantendo la sicurezza degli Studenti e dei Dipendenti della Scuola, cosa che ad oggi non sembra potersi dire dell’immobile di Via dei Castelli”.
“Riguardo a questo aspetto specifico è infatti noto che qualsiasi edificio si voglia adibire a sede scolastica debba essere oggetto di adeguamento sismico, cioè allo stesso intervento strutturale a cui sarà sottoposta l’attuale sede di via della Tecnica 3 e per il quale è prevista una spesa pari ad oltre 5 milioni di euro. Anche l’edificio di via dei Castelli Romani 24 dovrà quindi essere soggetto a pari intervento, e se si considera che la superficie dell’attuale sede di via della Tecnica 3 e dell’edificio di via dei Castelli Romani 24 sono circa coincidenti, proprio perché devono contenere lo stesso numero di aule, è facile presumere che anche la spesa per l’adeguamento sismico sarà pressoché coincidente”.
“Se a ciò si aggiunge che l’edificio di via dei Castelli Romani 24, oltre all’adeguamento sismico, necessita di altre importanti opere come la realizzazione di una scala esterna di sicurezza, il rifacimento di tutti gli impianti, la realizzazione di tutte le tramezzature interne e di tutte le finiture interne ed esterne, si capisce bene che la spesa totale potrà arrivare facilmente a 7 milioni di euro”.
“Qualcosa – anche dal punto di vista economico – sembrerebbe non quadrare e questo è fonte di grande preoccupazione per noi Genitori rispetto cui, ad oggi, nessuno ci ha ancora rassicurato in concreto. Per questo motivo noi Genitori ci riserviamo di effettuare le nostre opportune verifiche previa acquisizione degli atti presso il Genio Civile ed i Vigili del Fuoco. E’ nostro dovere genitoriale. Ne abbiamo le competenze”.
Gli altri problemi
Nel testo, a firma dell’Architetto Massimo Andreoli, in qualità di rappresentante dei Genitori dell’Istituto Comprensivo di via della Tecnica 3 – Pomezia, vengono riproposte tutte le criticità già sollevate da più fronti: “Esistono poi altri problemi legati alla accessibilità all’edificio scolastico ed alla fruibilità interna da parte degli studenti che nell’edificio di via dei Castelli Romani 24 saranno costretti a salire fino a quattro rampe di scale con zainetto da 15 kg in spalla, mentre nel nuovo edificio di via Borsellino l’accesso di tutte le aule è a piano terra, senza scalini da salire o scendere, con grande beneficio soprattutto per i nostri Ragazzi più sfortunati”.
“C’è poi il tema della incompatibilità con il Piano di Emergenza Comunale, di cui nessuno fa menzione, ma che a ben ragionare è un altro aspetto imprescindibile nella scelta di una sede scolastica, a meno di non voler deliberatamente esporre 750 minori ad un rischio prevedibile e regolato da specifica normativa ministeriale”.
“Nel merito, il Piano delle Emergenze del Comune di Pomezia, che regola appunto la distribuzione delle strutture di accoglienza sul territorio per le prime fasi di gestione dell’emergenza, non prevede alcuna area di raccolta nella zona di via dei Castelli Romani. Diversamente invece, la nostra soluzione di via Borsellino ricade proprio all’interno di un’area di raccolta prevista dal Piano delle Emergenze, costituendone addirittura una opportuna dotazione per il ricovero ed assistenza dei Cittadini maggiormente colpiti da un eventuale evento emergenziale”.
L’appello: “Si opti per una soluzione alternativa”
“Infine, non come Genitori ma come Cittadini, evidenziamo che la nostra soluzione, per quanto da noi computato, avrà un costo per le casse Comunali minore e consentirà di avere un edificio nuovo anziché riadattato come quello di via dei Castelli Romani 24 che è stato realizzato nel 1997. Per quanto sopra esposto, confidando nel buon senso di chi è chiamato a decidere, noi Genitori chiediamo a questa Amministrazione di rinunciare all’acquisto dell’edificio di via dei Castelli Romani 24 e di orientarsi verso la nostra soluzione alternativa, più aderente alle aspettative della Comunità Scolastica e meno onerosa per le casse comunali”.