Il senatore FdI presiederà la Commissione bicamerale d’inchiesta che proseguirà l’indagine sulle scomparse delle due ragazze nel 1983.
Sono trascorsi 41 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Oltre tre mesi, invece, il tempo necessario per costituire la commissione bicamerale d’inchiesta che farà luce sui casi irrisolti delle due ragazze, di cui non si hanno notizie rispettivamente dal 22 giugno e 7 maggio 1983. Ieri, giovedì 14 marzo, è stata approvata infatti la nomina come presidente di Andrea De Priamo, senatore FdI, come presidente della commissione, decretando l’avvio dei lavori.
Commissione Orlandi-Gregori: “Non sarà un luogo di spettacolarizzazione”
Se oggi Emanuela Orlandi fosse ancora viva, avrebbe da poco compiuto 56 anni, come ha ricordato il fratello Pietro in occasione del sit-in organizzato lo scorso 4 gennaio davanti al Palazzo di Giustizia di Roma. A distanza di 41 anni, il 14 marzo è entrata ufficialmente in carica la Commissione bicamerale d’inchiesta dopo mesi di rallentamenti. La Commissione indagherà sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, figlia di un messo del Vaticano, e Mirella Gregori, di cui si sono perse le tracce meno di un mese dopo.
A guidare la commissione appunto il senatore De Priamo, mentre i vice saranno il dem Roberto Morassout e Augusto Marchetti (Lega). Andrea De Priamo ha già chiarito che la Commissione tenderà a evitare polemiche e spettacolarizzazioni, cercando di far luce il più possibile sulla vicenda con, “un lavoro serio, analitico e attento per dare un contributo importante per la ricerca della verità”, ha commentato De Priamo all’AdnKronos. Ci sono documentazioni lunghissime e complesse, in questa vicenda ci sono state piste false e sbagliate”, ha concluso De Priamo, “In queste ginepraio cercheremo di fare ordine e darci un metodo di lavoro e lo vorrò fare insieme e a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione”.