I Carabinieri scoprono un commercio di contrabbando delle sigarette elettroniche ad Aprilia: chiuso negozio etnico.
Blitz dei Carabinieri ad Aprilia, con i militari che hanno sventato un giro di contrabbando legato alle sigarette elettroniche. Questi particolari oggetti, oltre ai filtri, risultano venduti da un market etnico senza nessun tipo di licenza, marchi del monopolio e nessun’altra garanzia richiesta dalla legge italiana. La vicenda è l’apice di un’indagine dei Carabinieri durata diverse settimane e che ha visto coinvolti anche residenti minorenni del Comune.
Il mercato di contrabbando delle sigarette elettroniche ad Aprilia
L’indagine si è aperta con una lettera indirizzata dal Preside di una scuola di Aprilia, che sempre più spesso incrociava i propri alunni minorenni con delle strane sigarette elettroniche. A vendergliele, come dimostrato dalle indagini dei Carabinieri, un cittadino cinese con un market di casalinghi. L’uomo vendeva imitazioni delle marche più note di questa tipologia di tabacchi, smerciando anche i filtri per fumare.
Le indagini condotte dai Carabinieri
Secondo la testimonianza del dirigente scolastico di Aprilia, la vicenda andava avanti almeno dallo scorso settembre. Come dimostrato dal sopralluogo dei militari, all’interno del negozio sono state trovate almeno 40 confezioni di sigarette elettroniche monouso di contrabbando. Queste inoltre, pur contenendo nicotina e senza nessuna garanzia, venivano vendute regolarmente agli studenti del vicino plesso scolastico.
Le indagini hanno individuato come, nel market cinese, le sigarette monouso vedessero del sigillo legato al Monopolio di Stato. A questo, gli occhi dei militari si sono accorti di ulteriori criticità sulla qualità del prodotto: sui pacchetti non veniva citato il lotto d’appartenenza, oltre alla data di appartenenza e soprattutto la scadenza di quei particolari prodotti. Tutte condizioni che potevano influire negativamente sulla salute delle persone, in primis poi dei giovani studenti.
La sospensione del negozio
Il cittadino cinese, gestore dell’attività, è stato sanzionato con due multe valevoli complessivamente circa 5 mila euro. Inoltre è stato sospeso temporaneamente il negozio, con le indagini che chiariranno se sono avvenute ulteriori episodi illeciti all’interno di quel locale.