Roma, i luoghi suggestivi sono molteplici. Tra i più rappresentativi, ce n’è uno dove il tempo sembra essersi fermato: come raggiungerlo.
Roma, la Città Eterna che non finisce mai di stupire. Il merito è di luoghi mozzafiato che fanno il paio con storie senza tempo. La ragione di un turismo in costante espansione sono proprio i retroscena dietro ogni scorcio od opera che si può incontrare sulla strada della cultura. La Capitale ha talmente tanti aneddoti con cui fare i conti che i turisti fanno fatica a tenere il passo.
Visitare Roma è un’impresa che riempie il cuore e lenisce l’anima. Infatti molti arrivano alla culla della cultura latina proprio quando magari si sentono demotivati e trovano immediatamente sprone per ripartire. Roma insegna e guarisce, nonostante le sue molteplici criticità: i difetti di una città metropoli che fa i conti con il mondo che cambia.
Roma, fra estetica e culto
Il patrimonio storico-culturale, però, non si discute. Soprattutto in chiave ecclesiastica: la Capitale è il simbolo dello Stato laico, ma al suo interno c’è Città del Vaticano. Il centro della Cristianità. Nei secoli questo ha fatto sì che Roma godesse anche del culto iconoclasta del Cristianesimo. Quadri, opere e architetture nel nome del Papato e non solo.
I conti attualmente si fanno con musei e punti cardine di un settore che non finisce mai di espandersi. Sembra tutto già visto, ma c’è sempre qualcosa da scoprire. In alcune zone della Capitale, il tempo sembra essersi fermato. Chi volesse fare quattro passi nella storia può recarsi al Monastero delle Oblate di Santa Francesca Romana a Tor de Specchi.
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Alla scoperta del Monastero delle Oblate
Si trova tra la Basilica di Santa Maria in Aracoeli e il Teatro Marcello. Unisce gli ideali monastici con i valori laici, oltre a essere stato dimora per tante nobili famiglie romane: dagli Orsini ai Cenci, passando per gli Accoramboni, i Massimi, i Cesi e i pamphilij. La struttura apre al pubblico solo una volta l’anno fra musei, affreschi, decorazioni e aneddoti dal sapore antico ma profondamente attuali. Tutto è rimasto come un tempo, la vera particolarità è trovare i punti di contatto fra passato e presente per guardare al futuro con una consapevolezza maggiore.