Home » Monterotondo Notizie » Monterotondo: bar ritrovo di clienti con precedenti per droga, scatta la chiusura

Monterotondo: bar ritrovo di clienti con precedenti per droga, scatta la chiusura

Pubblicato il
Carabinieri

Era diventato un punto di ritrovo di soggetti pregiudicati, in particolare per droga. I Carabinieri chiudono temporaneamente un bar a Monterotondo. La vicenda.

Carabinieri Monterotondo
Carabinieri Monterotondo (ilcorrieredellacitta.com)

Attività commerciali all’apparenza come tutte le altre ma che invece nascondono presunti giri illeciti. L’ultimo caso arriva da Monterotondo, in provincia di Roma, dove un locale è stato chiuso dai Militari dell’Arma nell’ambito dei controlli verso il fenomeno della cosiddetta malamovida. Ma è soltanto l’ultimo di una lunga serie: negli ultimi giorni infatti sono stati diversi gli esercizi che si sono visti sospendere la licenza. Dalla Capitale all’hinterland, in campo le forze dell’ordine per garantire la sicurezza. 

Bar chiuso a Monterotondo: ritrovo di clienti con precedenti per droga

Per quanto riguarda Monterotondo l’intervento è stato eseguito ieri mattina. In particolare i Militari della locale Compagnia, nel corso di mirati servizi di prevenzione svolti nelle ultime settimane per fronteggiare il fenomeno della “malamovida”, hanno accertato che l’esercizio commerciale era diventato abituale ritrovo di persone con precedenti, in particolar modo per reati in materia di sostanze stupefacenti.

Carabinieri notte
Una pattuglia dei Carabinieri – (ilcorrieredellacitta.com)

Ieri mattina, dunque, l’intervento che ha portato alla notifica al titolare del Bar di un provvedimento di chiusura. La sospensione momentanea riguarda un periodo di 7 giorni ed è stato eseguito ai sensi dell’art. 100 del TULPS. Il provvedimento é stato emesso, su proposta dei Carabinieri, dal Questore di Roma.

A Mentana un altro bar stupefacente, caso analogo anche a Roma

Ma come detto non si tratta di casi isolati. A Mentana un barista è stato sorpreso direttamente a spacciare da dietro il bancone: il titolare, di fatto, oltre che a occuparsi della ristorazione, viveva in contemporanea la vita di pusher, vendendo sostanze stupefacenti ai propri clienti. Stesso scenario riscontrato a Roma, dove un altro commerciante svolgeva la sua attività professionale soltanto per copertura: anche in questo caso, tra un drink, un aperitivo ed un caffè, i clienti avevano la possibilità di acquistare la droga, in particolare cocaina e hashish. In tutti e due casi, come per Monterotondo, è scattata la chiusura dei locali.

Impostazioni privacy