Trovare casa in alcune parti d’Italia non è un problema di soldi. Esistono alcuni Comuni che mettono in vendita le case a un euro.
Investire nel mattone, ancora oggi, rappresenta una priorità. È sicuro, nonostante tutto, e duraturo: una casa è per sempre. Quasi come il mutuo, potrebbero dire i consumatori, ma le spese sono comunque giustificate. Il punto è proprio la capacità di vedere oltre. Spendere oggi per stare bene domani.
Senza andare a scomodare i luoghi comuni che portano a pensare all’importanza di avere un tetto sopra la testa. Il mattone significa importanza, progetti e volontà: avere una casa propria è la base per instaurare una progettualità a lungo termine: c’è chi la fa conciliare con famiglia e chi con volontà di crescere e mettere stabilità all’interno della propria parabola di vita.
Case a un euro: dove trovarle
Il problema resta sempre uno: trovare il capitale di partenza. Voglio investire nell’immobiliare, ma come faccio? Ci sono i mutui, ma non sempre è possibile attingere all’aiuto e supporto degli istituti bancari. Ci sono persone che non hanno garanzie da mostrare e mettere sul piatto. Quindi il mutuo diventa difficile, anche con il tasso agevolato.
Un’impresa (quasi) impossibile se si sceglie di passare attraverso i canali normali. Esistono, tuttavia, strade alternative che – nella totale legalità – garantiscono una casa di proprietà a prezzi stracciati. Uno o due euro. Sembra una truffa, ma in realtà è tutto vero: una questione di necessità. Gli interessati, però, devono assumersi l’onere di ristrutturare tutto.
I comuni che hanno detto sì
Esistono Comuni in Italia che stanno scomparendo: le ragioni sono molteplici. La prima è la densità demografica. Popolazione troppo bassa e necessità di riempire gli spazi vuoti. Un po’ come è accaduto con Riace in Calabria qualche anno fa, problema risolto quando l’ex Sindaco Mimmo Lucano portava famiglie di extracomunitari garantendo loro un posto sicuro dove stare.
Unire l’utile al dilettevole. La seconda ragione, non meno importante, sono i collegamenti con il resto dei territori. Ci sono alcuni paesi che sembrano essere in mezzo al nulla. Chi vuole – chi se la sente, naturalmente – può andare a vivere lì: la casa costa solo un euro, massimo 2. Subito dopo, però, servono lavori di ristrutturazione.
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I Comuni che aderiscono all’iniziativa, mettendo al centro di tutto la necessità di ripopolazione, sono molteplici: Augusta, Bivona, Calatafimi Segesta, Caltagirone, Canicattì, Castelbuono, Castel di Lucio, Gangi, Itala, Leonfronte, Petralia Soprana e Petralia Sottana, Pettineo, Piazza Armerina, Salemi (che, come detto, è stato il primissimo comune), ma anche Sambuca di Sicilia, San Piero Patti, Saponara e Troina. Nel Lazio: Maenza, Patrica e Santi Cosma e Damiano. Non resta altro che scegliere.