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Omicidio Michelle Causo, perizia psichiatrica sull’assassino: i giudici conferiscono l’incarico

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Michelle Causo

Durerà 60 giorni la perizia psichiatrica all’assassino di Michelle Causo e dovrà stabilire se era in grado di intendere e di volere.

L'omicidio di Michelle Causo e la verità sulla pistola 
Michelle Causo

 

Sarà sottoposto a perizia psichiatrica il minorenne che il 28 giugno 2023 ha ucciso a Primavalle Michelle Causo. A stabilirlo il tribunale per i Minorenni di Roma, ha dopo aver rianalizzato il caso ha affidato l’incarico per una valutazione approfondita del giovane di origini cingalesi, che ha lasciato la 17enne in un carrello della spesa a pochi metri da casa.

Perizia psichiatrica per l’assassino di Michelle Causo

La perizia durerà 2 mesi e dovrà accertare le condizioni psicologiche del giovane, in particolare se al momento dell’omicidio era realmente in grado di intendere e di volere. I giudici hanno affidato l’incarico ai periti Stefano Ferracuti di Roma e Giuseppe Sartori di Padova, che dovranno espletare l’attività appunto entro 60 giorni.

Proprio per questo motivo, il giovane rimarrà su disposizioni del pm in misura cautelare fino al 3 settembre, ottenendo una proroga della condizione di detenzione. Sulla base di queste indicazioni, il processo è stato aggiornato perciò al prossimo 29 maggio, data in cui l’imputato sarà ascoltato, per poi rinviare la discussione al 5 giugno. Quanto alla seduta odierna, erano in aula erano presenti il padre della ragazza, insieme all’avvocato Antonio Nebuloso: l’accusato si trovava invece in videoconferenza, collegato dal carcere di Treviso.

Omicidio Michelle Causo, al via il processo per il giovane assassino

Il giovane rischia una condanna per omicidio aggravato, vilipendio e occultamento di cadavere. Al vaglio ci sono anche le chat e il cellulare della vittima, trovato sporco di sangue accanto al corpo. Forse in un ultimo estremo tentativo di chiedere aiuto. Questo fa infuriare il padre della giovane. “Quale 20 euro? C’è dell’altro, mia figlia nel portafoglio aveva 140 euro. Perchè avrebbe dovuto preoccuparsi di un ammanco così irrisorio?”.

Secondo il genitore i motivi della lite sono altri, le amiche della ragazza infatti asserirebbero che il debito non sarebbe soltanto di 20-30 euro. Si tratterebbe di molti più soldi: circa 1500 euro. Poi c’è chi definisce il ragazzo un tipo a posto, ma “strano”. Le versioni delle conoscenti non sempre combaciano.

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