SPID, un ricordo del passato. Questo diventerà a breve lo strumento di identità digitale che caratterizza la nostra quotidianità: le novità.
Lo SPID andrà presto in pensione. Questo hanno deciso le autorità competenti con il favore anche di esperti digitali. All’Italia questo servizio di identità digitale costa troppo: in relazione all’aggiornamento provider, le spese sono eccessivamente elevate. Si parla di 40 milioni di euro.
Numeri che il Paese per diversi motivi non può permettersi. Questo significa fare i conti con qualcosa di nuovo e più all’avanguardia, perchè puntare sulla digitalizzazione e la sburocratizzazione dei meccanismi sembra essere l’unica via per interpretare il segno dei tempi. Non si può più prescindere dall’accesso sul Web.
SPID, addio al celebre servizio
Questo vale anche per i nostri dati personali: ciascuno deve avere un proprio profilo digitale con tutte le informazioni. Dalla gestione dei conti alla situazione sanitaria. Nel totale rispetto della privacy. Quindi, ci sarà ancora vita (digitale) dopo lo SPID. Il servizio sarà rimpiazzato con la CIE (Carta d’Identità Elettronica) che serve a poter entrare nei vari portali come quello dell’INPS o le varie gestioni separate, in correlazione a questo troviamo l’IT Wallet.
Un servizio di contenimento cartelle necessario a raggruppare tutti i nostri profili con le situazioni correlate a ciascuno. Una mappa concettuale attraverso documenti e referenze che saranno conservati in formato digital. Importante passo in avanti che dovrebbe dimezzare anche le spese vigenti.
Cosa cambia rispetto al passato
Quello che serve è soltanto una nuova unità d’intenti. Dove si andrà a risparmiare? Sui singoli aggiornamenti. Una volta rilasciato, il servizio dovrebbe restare tale senza eccessive modifiche in corso d’opera. Salvo la prima fase di rodaggio in cui tutto dovrà essere impostato al meglio. Sarà comunque un passaggio graduale, quindi è ancora troppo presto per salutare lo SPID, ma l’Italia si sta preparando a mandarlo in soffitta.
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Anche questo fa parte del processo evolutivo e dello sviluppo digitale che passa anche dall’implementazione economica. Il Paese, in questo settore, è ancora molto indietro ma è pronto ad attrezzarsi per fare passi in avanti. L’importanza della cooperazione tramite la scelta di nuovi stilemi: questo il nuovo mantra della digitalizzazione che, da oggi, parla anche un po’ tricolore.