Tra i maggiori trasgressori dell’igiene urbana ci sono soprattutto bar, ristoranti e attività di ristorazione, contribuendo ad alimentare il degrado a bordo strada o abusando dei bidoni famigliari.
Al Centro di Roma è caos sulla raccolta differenziata. Cartoni usati per le pizze, scarti metallici, bottiglie di vetri e resti di umido gettati tutti nell’indifferenziata, senza alcuna considerazione per chi, almeno, prova a differenziare. È lo spaccato che arriva da tanti bar, ristoranti e attività commerciali del Centro storico: spesso i gestori e dipendenti approfittano dell’assenza di controlli per riversare in strada i rifiuti prima di staccare da lavoro. Ecco così che i rifiuti vengono lasciati all’aperto, tra gabbiani e ratti a razziare nell’immondizia o, peggio, conferiti nei bidoni che spetterebbero alle famiglie e ai condomini. Un “vizietto” che le amministrazioni del I Municipio conoscono fin troppo bene e, proprio per questo motivo, intendo sanzionare severamente.
Giro di vite sulla racconta differenziata al Centro di Roma: scattano i controlli
Da questa settimana il I Municipio di Roma Capitale, visti i cittadini “recidivi”, corre ai ripari. Il Nad, Nucleo Ambiente e decoro della polizia locale, ha così cominciato a tampinare le vie del Centro per cogliere i trasgressori inflagranti: per chi non rispetta l’igiene urbana spettano anche multe di 500 euro.
Solo a Prati si parla di almeno 108 contravvenzioni a carico di titolari di bar e ristoranti, abituati a fine servizio a utilizzare i bidoni delle famiglie anziché i propri. Nell’occhio dei controlli però ci sono anche i B&B e gli affittacamere, che hanno la responsabilità di spiegare agli ospiti, soprattutto stranieri, come funziona la raccolta differenziata. Al setaccio del Nad sarà presto però tutta Roma, in particolare le aree più dedite alla movida: da Trastevere a Testaccio, passando per Campo de’ Fiori.
Verificatori Ama per sanzionare chi trasgredisce sulla differenziata
Per irrigidire i controlli, la minisindaca del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, avrebbe chiesto ad Ama anche di collocare nelle aree particolarmente sensibili due verificatori per scoprire chi non rispetta le regole e multarli. Il Municipio del Centro storico sembra infatti quello che più difficilmente si adegua alla raccolta differenziata: nel 2023 almeno un terzo dei verbali sull’igiene urbana riguardavano utenze commerciali, i rimanenti condomini e alberghi. Un’annosa questione a cui si aggiunge, poi, anche chi non paga la Tari. Il rispetto per l’ambiente, al Centro, è percepito come un’optional, mentre cumuli di rifiuti strozzano una delle aree più frequentate di Roma.