Questa settimana trovati due daini morti sul territorio di Fregene: gli animali erano rimasti incastrati in reti nei parchi urbani.
Grande preoccupazione sul territorio di Fregene, nel Comune di Fiumicino, dove nelle scorse ore sono stati rinvenuti due cadaveri di daini nella zona. Gli animali sono stati trovati all’interno di aree pubbliche dell’area comunale, incastrati all’interno di reti presenti nei giochi presenti nelle zone per bambini o all’interno di campi da calcio.
La misteriosa morte di due daini a Fregene
Il primo episodio sarebbe stato riscontrato nella mattina di martedì 20 febbraio 2024, quando il corpo di un daino è stato rinvenuto dentro una porta da calcio senza vita. Secondo le ipotesi dei veterinari intervenuti sul posto, l’animale sarebbe rimasto incastrato all’interno della rete del campo, morendo probabilmente di stenti o crepacuore. A confermare questa ipotesi, anche la mancanza di ferite o segni di aggressione sul corpo. Probabile, al contrario, come sia soffocato per l’azione della rete sul collo.
La morte del secondo daino
Il secondo episodio si è verificato all’interno del Parco Giochi di Fregene, situato a via Maiori, a distanza di poche ore. Anche in questo caso, un grosso daino sarebbe stato rinvenuto senza vita all’interno di una rete. I veterinari occorsi sul posto hanno nuovamente escluso l’uccisione per mano di un uomo, mancando segni di violenza o ferite sul corpo dell’animale. Plausibile, invece, come l’animale possa essere perito per arresto cardiaco, con il cuore che ha ceduto per la paura di essere rimasto incastrato con le corna nella rete.
La voce della cittadinanza sugli episodi dei daini
Fregene torna ad affrontare la morte dei daini, dopo che questi animali nei mesi scorsi erano diventati vittime della strada perchè investiti dalle automobili. Gli ultimi due episodi allarmano la cittadinanza, soprattutto perchè avvenuti a quasi 15 ore di distanza l’uno dall’altro e con recenti avvistamenti degli stessi animali. I cittadini, in virtù di ciò, hanno chiesto d’installare reti nei parchi urbani della città, così da non far entrare al loro interno i daini provenienti dalle aree boschive del Litorale Romano.