Autocarro fermato nel quartiere Prenestino-Labicano di Roma: la vettura trasportava materiali pericolosi per l’ambiente abusivamente.
Episodio che poteva sfociare in un grosso danno ambientale, quello accaduto nel quadrante Prenestino di Roma. Gli agenti della Polizia Locale hanno fermato ieri mattina, martedì 20 febbraio 2024, un grosso autocarro in strada, colto in flagrante mentre trasportava prodotti dannosi per l’ambiente e la sicurezza pubblica. In tutto ciò, il camionista non aveva nessuna licenza per trasportare quel tipo di materiali.
Il trasporto abusivo di batterie d’auto a Roma: fermato autocarro
L’episodio si è verificato lungo via Roberto Malatesta, nel quartiere Prenestino-Labicano. Il camionista dell’autocarro, risultato essere un uomo di 60 anni, è stato fermato dalla Polizia di Roma Capitale per un normale controllo di routine. Durante il sopralluogo sul mezzo di trasporto, gli agenti hanno rinvenuto numerose batterie d’auto che stavano venendo trasportate all’interno del territorio capitolino.
Il trasporto dei materiali pericolosi per l’ambiente senza licenze
Gli agenti, rinvenuto la vasta presenza dei materiali pericolosi per l’ambiente e la salute umana, ha contato nell’autocarro almeno 50 batterie d’auto. L’uomo non ha saputo fornire risposte davanti alle domande inerenti il trasporto che stava effettuando. Tantomeno, alla richiesta dei vigili intervenuti sul posto, ha saputo fornire tutte quelle documentazioni e licenze che gli permettevano di effettuare un simile trasporto con del materiale pericoloso.
Le indagini della Polizia Locale sulla vicenda
I materiali, certificati come molto pericolosi per l’ambiente e la salute, sono stati posti sotto sequestro dagli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale. Il conducente dell’autocarro, inoltre, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, considerato come abbia violato le attuali normative in materia di gestione dei rifiuti. Tra gli elementi posti sotto sequestro dai vigili, i sigilli hanno toccato anche l’autocarro dello stesso camionista. Con questo mezzo, ipotizzano gli agenti, probabilmente l’uomo ha effettuato ulteriori trasporti abusivi di materiali dannosi per l’ambiente: su questo aspetto, un’indagine approfondita sta prendendo piede e sta rivelando prove in sostegno della tesi.