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Roma, aggressione al Pigneto: chef soffocata e derubata. Mobilitazione femminile nel quartiere

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Violenza su una donna

Nuova aggressione nel quartiere del Pigneto a Roma: giovane chef aggredita e derubata la scorsa notte tornando a casa.

Ambulanza
Ambulanza – Ilcorrieredellacitta.com

Nuova aggressione nel quadrante del Pigneto a Roma, con la vittima che nuovamente si è rivelata una giovane ragazza. La donna, che nella vita è chef presso un ristorante di Roma, stava tornando a casa dopo il lavoro quando è stata brutalmente aggredita per le strade della zona. L’aggressore, per derubarla, ha tramortito la donna con una manovra di soffocamento per farle perdere i sensi. 

Donna aggredita al Pigneto di Roma: il nuovo episodio

Come racconta Il Messaggero, la vittima è una ragazza di 27 anni. Rientrava a casa dopo il lavoro nella notte tra il 16 e il 17 febbraio 2024, quando qualcuno l’ha aggredita all’altezza del portone di casa. L’aggressore l’ha colta alle spalle, con la donna che ricorda solo una mano che la stava soffocando prima di perdere i sensi. Chiunque l’abbia stordita, prima l’ha portata tra le auto in sosta, poi nascosto da occhi indiscreti l’ha derubata: il ladro le avrebbe sottratto lo smartphone e il tabacco che teneva nelle tasche. 

L’intervento dei soccorsi 

La giovane si è risvegliata dolorante tra le auto parcheggiat3, accorgendosi di come qualcuno le avesse sottratto il telefono. Qualcuno dei passanti le ha prestato soccorso, chiamando prima il 112 e poi le coinquiline della donna, che subito hanno aiuta la donna in forte difficoltà. Sulla donna, i paramedici del 118 hanno trovato lievi ferite che guariranno nel giro di pochi giorni. 

La paura dopo l’aggressione

La donna, dopo l’aggressione subita, ha paura a girare per strada da sola. Le coinquiline, commentando l’episodio con i giornalisti, hanno evidenziato come un episodio analogo sia avvenuto anche a loro nelle scorse settimane. Le ragazze del Pigneto, per reagire a questo nuovo episodio di violenza, hanno creato il gruppo WhatsApp “Al Sicuro”, con le donne che si coordinano per tornare alle proprie case in compagnia, condividere la propria posizione o semplicemente chiedere aiuto in un momento di bisogno. 

Intanto, le stesse donne hanno lanciato un appello alle istituzioni per chiedere maggiore sicurezza per le ragazze del quartiere e l’organizzazione di corsi di autodifesa

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