Affittare una seconda abitazione può essere un ottimo investimento e assicurare, salvo imprevisti, un’entrata extra per il budget familiare. Se avete intenzione di accedere a questo settore ci sono tutta una serie di informazioni da sapere.
C’è chi magari si ritrova con una seconda casa lasciata da un familiare in eredità. Oppure chi decide di acquistare un immobile con l’obiettivo di destinarlo alla locazione. A prescindere dalle motivazioni e dalla situazione specifica, oggi sono in molti a decidere di voler affittare un appartamento nelle proprie disponibilità. Si tratta, in ogni caso, di una forma di investimento molto redditizia perché consente di avere un’entrata fissa in più ogni mese. Ma quali sono i requisiti da rispettare per mettere in affitto una cosa? Quali sono gli obblighi da adempiere in base alla normativa vigente? Cerchiamo allora di rispondere a queste domande facendo chiarezza.
Mettere in affitto una cosa: i documenti necessari
Partiamo intanto da una breve panoramica che ci aiuterà meglio a comprendere l’iter burocratico da seguire e i documenti necessari da possedere quando si vuole affittare una casa. Documenti che, chiaramente, serviranno ai fini del regolare contratto di locazione indispensabile se si vuole rispettare la legge ed evitare le pesanti sanzioni in cui incorre chi decide di affittare “in nero”.
Ebbene, innanzitutto serve sincerarsi che l’immobile in questione non sia gravato da ipoteche, pignoramenti o cartelle pendenti da parte dell’Agenzia delle Entrate (o da parte di Equitalia per contestazioni passate). Altro elemento da accertare è la messa a norma degli impianti presenti nella casa così come la verifica dello stato degli elettrodomestici (che devono essere in buono stato e funzionanti).
I documenti da possedere per chi vuole affittare casa (locatore)
Colui che mette a disposizione un immobile è definito locatore. In poche parole il proprietario, generalmente, dell’abitazione. Quest’ultimo dovrà essere in possesso dei seguenti documenti:
- Carta d’identità e codice fiscale in corso di validità
- APE (Attestato di Prestazione Energetica)
- Visura Catastale
- Planimetria Catastale
- Certificato di Agibilità
- Atto di provenienza ed eventuale regolamento di condominio
Documenti per andare a vivere in affitto (locatario)
Anche se in questo articolo ci stiamo occupando prevalentemente di chi intende mettere in affitto una propria abitazione, diamo uno sguardo ai documenti che deve possedere chi, invece, andrà a vivere in quell’appartamento. In ogni caso si tratta di un’informazione utile ad entrambi considerando che il locatore dovrà comunque richiederli all’affittuario (chiamato anche locatario). Questi quelli necessari:
- Carta d’identità e codice fiscale in corso di validità di tutti i componenti che andranno a vivere nell’appartamento
- Referenze per affitto: si tratta di documenti che attestano l’affidabilità del locatario, quali Modello Unico, busta paga, Certificazione Unica, attestazione della banca o fideiussione di un parente “a garanzia”
Regole e procedere da seguire: quando un contratto d’affitto è valido?
Locatore e affittuario, per rendere valido il contratto d’affitto, devono registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate entro un periodo massimo di 30 giorni dalla stipula. Pena la decadenza del contratto stesso che, in alcuni casi, può dare luogo anche a sanzioni.
Domande frequenti: locatore e locatario, cosa sapere e cosa chiedere
Passiamo in rassegna adesso alcune FAQ (domande frequenti) che sorgono spesso quando si intende procedere con la stipula di un contratto d’affitto. E questo vale sia per chi intende mettere in affitto una casa, sia per chi vuole andare invece a viverci. In tal senso è sempre bene far mettere nero su bianco eventuali possibili aumenti futuri del canone da pagare, così come farsi/spiegare bene e nel dettaglio l’eventuale regolamento condominiale come per quanto riguarda ad esempio la gestione dei rifiuti. Altri aspetti da chiarire/richiedere sempre riguardano la manutenzione ordinaria e straordinaria (chi paga e in quali casi?), il pagamento delle bollette, le scadenze dei canoni, la caparra, l’ammissibilità o meno degli animali nella casa. Il consiglio che diamo sempre è comunque, a prescindere, quello di rivolgersi al proprio consulente di fiducia in caso di dubbi: così facendo si eviterà di incorrere in spiacevoli sorprese.