Un centinaio di residenti delle palazzine di proprietà Armellini di nuova Ostia si sono presentati questa mattina sotto al X Municipio per chiedere risposte sullo sgombero previsto per oltre 1200 famiglie causato da un contenzioso tra Comune di Roma e proprietà. Con loro Simone Di Stefano, candidato sindaco di CasaPound e militanti del movimento. “Il commissario Vulpiani aveva promesso di dare risposte e di venire con i cittadini a nuova Ostia – ha detto Di Stefano – ma anche oggi, dopo tre ore di attesa, ci ha soltanto spiegato che non sono stati fatti passi avanti. È una situazione assurda e per quanto ci riguarda abbiamo ribadito al commissario che siamo pronti a difendere anche fisicamente se necessario ogni singola famiglia”. Vulpiani si è confrontato con i residenti fuori al municipio. “Restiamo al fianco delle famiglie di via Fasan – spiega CasaPound in una nota – ma non siamo qui per chiedere voti o cercare consensi. Siamo impegnati a nuova Ostia ben prima della campagna elettorale e le accuse di strumentalizzazione del Pd sono ridicole: è proprio chi ha governato per anni questa città ad essere il primo responsabile di questa situazione. A CasaPound interessa che siano date garanzie ai cittadini che vogliamo sostenere e non rappresentare e non vogliamo dare scuse a chi amministra Ostia. Per questo i cittadini di nuova Ostia costituiranno un comitato – conclude la nota – che CasaPound sosterrà fortemente in questa ed in altre battaglie”.
Ostia, residenti in protesta contro gli sgomberi
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