Operazione antimafia sul litorale romano, dopo gli arresti dello scorso novembre arriva il sequestro di beni riconducibili all’associazione criminale. Parte dei guadagni delle attività illecite veniva reinvestito in sale scommesse. Confiscati beni e assetti societari per un valore di circa 4,5 milioni di euro.
Questa mattina, nelle province di Roma e Latina, gli agenti della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine della Questura di Roma hanno eseguito un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione -, su proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica di Roma e dal Questore di Roma. Nel mirino l’associazione criminale attiva sul litorale romano e in particolare nelle zone a sud della Capitale: trenta le misure cautelari spiccate nel novembre scorso nei confronti di altrettante persone. E adesso questa nuova indagine accende i riflettori su come la criminalità gestiva i ricchi proventi delle attività illegali.
Il riciclaggio del denaro sporco: operazione “game over” della Polizia
Il blitz era scattato lo scorso 14 novembre 2023. Pesanti le accuse mosse contro i 30 soggetti indagati: associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, detenzione illegale di arma da fuoco, trasferimento fraudolento di valori ed auto riciclaggio. Tra questi spiccano 3 soggetti, già in carcere, sui quali è oggi arrivato l’odierno provvedimento di sequestro.
Le sale slot a Pomezia e Ardea: dichiarazioni dei redditi ‘light’ ma vivevano nel lusso
Sulla base delle approfondite investigazioni economico patrimoniali svolte dagli specialisti della Divisione Anticrimine della Questura romana, il Tribunale ha ritenuto ricorrenti gli elementi per qualificare i proposti quali soggetti socialmente pericolosi, poiché con le loro condotte illecite avrebbero accumulato ingenti proventi, reinvestendoli, in parte, in società esercenti attività di sale scommesse in Pomezia ed Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative.
Da tali indagini, che hanno abbracciato l’arco temporale di oltre un ventennio, è emerso che i 3 arrestati, a fronte di una marcata sproporzione tra la complessiva situazione reddituale “dichiarata” e il patrimonio direttamente o indirettamente agli stessi riconducibile. Le indagini hanno mostrato ad esempio come fossero in grado di effettuare importanti investimenti mobiliari, immobiliari e in partecipazioni societarie. Il tutto conducendo un elevato tenore di vita, assolutamente incompatibile con gli esigui redditi dichiarati. A finanziare il tutto, secondo le indagini, proprio gli introiti derivanti dai predetti traffici illeciti.
Il maxi sequestro
Il provvedimento in gergo giudiziario ablatorio riguarda in particolare beni e assetti societari per un valore complessivo di 4,5 milioni di euro, tra cui immobili e società, riferibili ai capi dell’associazione, attiva sin dal 2012 nel territorio di Roma (Torrino-Mezzocammino) fino ai Comuni di Pomezia-Torvaianica, Ardea, Anzio-Nettuno ed Aprilia (LT), ed attivi nella cessione, al dettaglio e all’ingrosso, di sostanza stupefacente tipo cocaina, hashish e marijuana, recentemente tratti in arresto nell’ambito dell’operazione sopra citata che era stata ribattezzata “ALL IN”, condotta dalla Squadra Mobile con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
In particolare, tornando al sequestro, accogliendo la proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica e dal Questore di Roma, il Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma ha disposto, pertanto, il sequestro della totalità delle quote e dell’intero patrimonio aziendale di 4 compagini societarie, di cui 2 operanti a Pomezia e una ad Ardea, nel settore della raccolta di scommesse; una rivendita di veicoli operante in Roma, e 4 immobili – tra cui una villa di notevoli dimensioni, con piscina – e 1 terreno, dislocati tra Roma, Pomezia ed Aprilia. Sequestrati, inoltre, 3 veicoli, polizze assicurative e di pegno e disponibilità finanziarie.