Il Consiglio di Stato boccia tutti i ricorsi legati al termovalorizzatore di Roma: via libera per la costruzione a Santa Palomba.
Sconfitta dei gruppi ambientalisti in Tribunale, con il Consiglio di Stato che rigettato tutti i ricorsi di queste associazioni e comitati per bloccare la costruzione del termovalorizzatore di Roma. Dopo il contenzioso con il Comune di Guidonia Montecelio, il sindaco Gualtieri torna a vincere in Tribunale sulle vicende che riguardano l’emergenza rifiuti nella Capitale.
Termovalorizzatore di Roma: Consiglio di Stato boccia i ricorsi
Nella pratica, il Consiglio di Stato ha dato il via libera alla costruzione della discussa struttura che sorgerà nell’area di Santa Palomba. I giudici che hanno visionato la sentenza e le carte tecniche legate al termovalorizzatore, hanno prima confermato la decisione del TAR sulla struttura dedicata al trattamento dei rifiuti della Capitale e poi ufficializzato come l’area di Santa Palomba, zona divisa tra Roma, Ardea e Pomezia, sia idonea per l’installazione edile.
Le istanze degli ambientalisti contro il termovalorizzatore di Santa Palomba
I giudici hanno bocciato gli studi e le carte di studio portate all’attenzione da diversi gruppi ambientalisti, che avevano portato la protesta contro il termovalorizzatore in varie zone della provincia di Roma. Le sigle di “Promozione Sociale Verdi Ambiente e Società”, “Casale Certosa” e “Comitato No Inceneritore di Santa Palomba”, negli ultimi anni avevano trovato grande sostegno tra le aree che compongono l’area sud del IX Municipio di Roma, una vasta zona dei Castelli, i Comuni di Ardea e Pomezia.
Le ragioni della sentenza del Consiglio di Stato
Secondo i giudizi del Consiglio di Stato che hanno sentenziato sulla vicenda del termovalorizzatore, l’impianto rispetta la gerarchia dei rifiuti su Roma e riduce il numero di materiali da conferire nelle discariche capitoline. Inoltre promuove l’autosufficienza della città nella gestione dei rifiuti e nel loro recupero, oltre a tenere un minor impatto ambientale anche sul fatto dei trasporti.
Per quello che riguarda la decisione di posizionare il termovalorizzatore a Santa Palomba, i giudici hanno affermato come la struttura sia conforme ai criteri del Piano regionale dei rifiuti, rimandando l’approfondimento dei profili di tutela ambientale alla successiva fase autorizzatoria.