La pizza mette d’accordo quasi tutti. Margherita, marinara, con wurstel e patatine, alla diavola, alla boscaiola, ai quattro formaggi, è una pietanza che soddisfa i palati più sopraffini. Peccato che, a volte, capiti, che dopo aver consumato pizza si abbia un’implacabile arsura in bocca. La sete non sembra finire mai. Un’inconveniente che, secondo gli esperti, ha una causa ben precisa.
Come qualsiasi ricetta, anche quella dell’impasto della pizza ha i suoi tempi e le sue fasi di preparazione che vanno rispettate nel dettaglio per non registrare poi inconvenienti tra i quali proprio questa interminabile sete. Gli esperti pizzaioli sanno che per avere un buon prodotto occorrono vari fattori: prodotti di qualità, giusto dosaggio del sale, il tempo necessario per la lievitazione e per la maturazione dell’impasto. Passaggi che riferiti così sembrano quasi banali, ma se non rispettati possono comportare fastidi.
Quali errori si commettono che provocano sete in chi mangia pizza
Uno degli errori che si registrano non di rado è un eccessivo dosaggio del sale e già questo scatena il bisogno di bere. C’è poi la possibilità che l’impasto non sia stato sottoposto al processo di lievitazione e maturazione necessari. Una fase importante quest’ultima, nella quale sono diversi i fattori che giocano un ruolo di rilievo: la qualità della farina, la temperatura dell’ambiente nel quale viene lasciata a riposare e anche la lievitazione.
Se non viene rispettato il tempo di lievitazione, allora anche la maturazione, in cui ruolo fondamentale svolge l’acqua aggiunta alla farina, non sarà portata a compimento e in questo caso proseguirà nella nostra pancia, con la richiesta del nostro corpo di acqua per poter ultimare il processo.
Le fasi di preparazione vanno rispettate per avere un buon prodotto
Per una buona riuscita del prodotto occorre realizzare l’impasto con l’aggiunta degli ingredienti necessari e lasciarlo poi riposare almeno una mezzoretta, a seguire bisogna dividere l’impasto in palline che devono riposare un’ora o anche un’ora e mezza e, a seguire, vanno messe nella cella frigorifera per 24 o anche 36 ore. Infine la pizza deve essere lasciata a riposare ancora per qualche ora prima di poter essere pronta ad essere farcita e informata. Tutti gli stadi indicati sono fondamentali per una giusta lievitazione e un’altrettanta corretta maturazione dell’impasto, così da evitare che chi consumerà la pizza abbia sgradevoli conseguenze come può essere l’irrefrenabile sete.