Roma nascosta o Roma segreta, alla scoperta di tutti quei luoghi della Città Eterna magari non da “copertina” ma che sono in grado ugualmente di regalare esperienze uniche. Continua il nostro viaggio alla scoperta della Capitale, anche in quelle parti più lontane dai riflettori.
Luoghi simbolo di Roma: chi viene a visitare la Città Eterna, così come per tutte le grandi città d’arte o Capitali europee, non può prescindere dal visitare alcuni monumenti o piazze, altrimenti sarebbe – gioco forza – un viaggio “sprecato”. Anche perché tra i milioni di visitatori che giungono all’ombra del Colosseo non tutti, lancio della monetina di rito a parte (a Trevi ma non solo), avranno la possibilità di tornarci. Eppure, se si ha la possibilità, è bene andare alla ricerca, dopo le classiche tappe obbligatorie, di quei luoghi un po’ più nascosti. Ma, proprio per questo, ancora più speciali. (Foto in alto: Foto profilo Facebook Area Archeologica del Vicus Caprarius – la Città dell’Acqua)
Scorcio medievale in pieno centro: non sembrerà di essere a Roma
In questo articolo menzioneremo alcune location da visitare per vedere la Città Eterna sotto una luce diversa (tutti gli approfondimenti e le guide nella nostra sezione dedicata). Partiamo da un piccolo articolo di cui ci siamo occupati nel dettaglio in questo articolo. Si trova in pieno centro e qui, realmente, il tempo sembra essersi fermato.
Stiamo parlando del cosiddetto Arco degli Acetari, una rientranza proprio alle spalle di Campo de’ Fiori, a due passi da Piazza Navona. Per raggiungerlo bisogna percorrere Via del Pellegrino e raggiungere il civico 19. Dopodiché bisogna superare l’arco e si aprirà dinanzi a noi questo bellissimo scorcio medioevale, location ideale per le nostre foto.
La passeggiata del gelsomino: tesoro nascosto a due passi da San Pietro
Rimanendo sempre in tema di luoghi nascosti c’è la cosiddetta passeggiata del gelsomino, un percorso romantico dove poter godere di una vista incantevole sulla Capitale. Per raggiungerla bisogna recarsi presso la stazione Ferroviaria di San Pietro, dopodiché, proprio come se si volesse prendere un treno, è sufficiente costeggiare il binario 1 girando immediatamente a destra. Altro non è che un ex binario dismesso che, specie durante il periodo della fioritura (da qui il nome dell’itinerario), è in grado di regalare una cornice unica. Maggiori dettagli sulla sua storia qui.
I musei meno conosciuti e le aree archeologiche nascoste: tappe imperdibili
Spostiamoci adesso, per tutti coloro che amano l’arte e la cultura, nei musei. Ce ne sono infatti alcuni forse meno conosciuti ma che vale la pena assolutamente visitare. Ecco di quali si tratta:
- La Spezieria di Santa Maria della Scala a Trastevere
- La galleria Spada
- La Casina delle Civette
Da non perdere, restando in tema di visite di questo tipo, anche i resti dello stadio di Domiziano, che compongono l’omonima area archeologica. Siamo a Piazza Navona, a circa 4,50 metri al di sotto del piano stradale: qui è possibile visitare i resti dell’impianto, edificio di forma rettangolare che misurava 275 metri in lunghezza per 106 di larghezza e poteva contenere circa 30.000 spettatori.
La città dell’acqua: la perla nascosta sotto la Fontana di Trevi
Il nostro viaggio prosegue e arriva alla Fontana di Trevi. In questo caso l’abbinamento di questa tappa è quasi obbligatorio considerando che proprio questo luogo è uno di quelli ai quali non si rinuncia mai se si viene a Roma, specie per la prima volta. Ebbene, non tutti sanno che, a pochi metri da una delle location simbolo della Capitale, si può visitare la cosiddetta Città dell’Acqua (nome che si deve al grande serbatoio idrico realizzato nel II secolo d.C. per immagazzinare l’acqua proveniente dall’acquedotto vergine), ovvero l’Area archeologica del Vicus Caprarius.
Aperto al pubblico dal 2004, questo percorso vi porterà alla scoperta di alcuni grandi eventi che hanno caratterizzato la storia di Roma. Il percorso si compone della visita anche ad un piccolo antiquarium che raccoglie i tanti reperti trovati durante gli scavi, tra cui anche un meraviglioso “tesoro” fatto di oltre 800 monete -anche se di scarso valore – probabilmente i risparmi (perduti) di un servo. L’itinerario è visitabile dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00 mentre il lunedì è chiuso. Due gli ingressi: Vicolo del Puttarello, 25 e Via di San Vincenzo, 9.