Tinder, la celebre app di incontri, usata come trappola per rapinare un ventenne a Roma. E non è la prima volta che accade. Andiamo a vedere insieme più nel dettaglio cosa è successo.
Non solo Tinder, ma anche Grindr è stata impiegata per colpire un’altra vittima.
Cosa è successo a Roma a metà gennaio 2024
Andiamo a vedere cosa è successo nel dettaglio. Siamo a Roma, metà gennaio. Un ragazzo inizia a chattare su Tinder con una ragazza. Tra i due sembra esserci feeling, tanto che decidono di darsi un appuntamento per vedersi. Lui decide di andarla a prendere a casa, o almeno dove lei dice di abitare. La ragazza sale in macchina e i due si dirigono verso Eur Palasport. Iniziano a baciarsi, poi le effusioni. Finché, improvvisamente, succede qualcosa di inaspettato.
Gli abbaglianti di un’auto illuminano la vettura dove si erano fermati i due. La ragazza, con un gesto repentino, toglie le chiavi dal quadro dell’auto. Gli occupanti della vettura aprono di scatto lo sportello e colpiscono il ragazzo con un violento pugno in faccia. La ragazza scende dall’auto e inizia a piangere. Gli occupanti dell’altra auto iniziano ad accusare il ragazzo di “averci provato con una minorenne”. Cosa, tra l’altro, non vera.
Ma i quattro hanno un piano ben preciso: derubare il ragazzo. E così fanno. L’ultima cosa rimasta al ragazzo è il portafoglio. A quel punto prova a reagire e colpisce l’auto degli aggressori. Cosa che fa scattare il sistema di allarme. I quattro, preoccupati dal rumore, decidono quindi di fuggire. Il ragazzo decide di recarsi immediatamente al più vicino commissariato e sporge denuncia.
Gli agenti si mettono quindi alla ricerca della station wagon e in breve tempo riescono a rintracciarla. Adesso per i quattro si profila all’orizzonte un processo per concorso in rapina.