L’iconica fontana dei due leoni, al centro di piazza del Popolo, è stata il teatro di una rivendicazione da parte di un gruppo di attivisti. Scopo del blitz è sensibilizzare l’opinione pubblica sul trattamento degli animali nei circhi.
Una colata di vernice gialla è stata lanciata questa mattina, 1° febbraio, sulle statue dei due leoni, che troneggiano la fontana al centro di piazza del Popolo. La loro maestosità è stata compromessa da una rivendicazione del gruppo di attivisti “Ribellione animale”, in prima linea nel difendere i diritti delle specie, con particolare riferimento questa volta ai leoni. “Stiamo facendo per portare l’attenzione su una tortura enorme che avviene per il diletto degli esseri umani”, ha dichiarato un’attivista sul posto.
La protesta di Ribellione Animale: “In Italia esiste una legge che vieta i circhi con gli animali, mai applicata”
Una protesta nel cuore della Capitale, al centro della sua vita mondana, colpendo il patrimonio storico. Gli attivisti di Ribellione animale hanno voluto richiamare l’attenzione, oltre che le coscienze, colorando i due leoni della celebre fontana con della vernice gialla e rossa. La location è tutt’altro che casuale, come menzionato dagli stessi manifestanti. Con quest’azione di disobbedienza civile, hanno infatti dato il via ufficialmente alla campagna “Kimba – ruggiti di libertà”, nata e ispirata dalla fuga del leone che l’11 novembre scorso scappò da un circo di Ladispoli. “In Italia esiste una legge che vieta i circhi con gli animali”, spiega il movimento, “Non è stata ancora applicata. Per questo motivo vogliamo fare pressione affinché il governo emani un decreto legislativo che attui il comma 1 dell’articolo 2 della legge 106/2022”.
Stando agli attivisti, oggi in Italia sono circa 2.000 gli animali esotici coinvolti in 54 circhi sparsi per il paese. Ribellione animale chiede, con proteste come quelle di oggi, che gli animali coinvolti negli spettacoli circensi siano liberati e reinseriti nei loro habitat naturali. Sul posto sono sopraggiunti i carabinieri della compagnia di Roma Centro e della stazione di San Lorenzo in Lucina di Roma per ripristinare l’ordine e per portare alcuni giovani manifestanti in commissariato.