Un poster che ritrae Ilaria Salis mentre spezza le catene è stato affisso nella notte tra il 30 e il 31 gennaio 2024 davanti all’ambasciata dell’Ungheria a Roma. Si tratta della nuova opera della street artist Laika. Andiamo a vedere insieme più nel dettaglio cosa è successo.
Il poster, affisso all’incrocio tra via dei Villini e via Malpighi, ritrae l’attivista antifascista, professoressa di Monza, che spezza le catene, sul suo vestito la scritta: “Ila resisti”.
Cosa è successo a Roma nella notte tra il 30 e il 31 gennaio 2024
“La Salis è detenuta in Ungheria da 11 mesi in condizioni disumane. Le immagini che abbiamo visto dell’aula di tribunale sembrano arrivare da Teheran, non da un paese dell’Unione Europea. Neanche Breivik in Norvegia, il terrorista della strage di Utopia che fece il saluto nazista in aula, era legato così”, ha dichiarato Laika, riferendosi alle tragiche immagini della professoressa di Monza apparsa in tribunale incatenata.
Le parole di Laika
“Questa è una violazione dei diritti umani da parte di uno Stato membro e non si può rimanere in silenzio, senza far nulla – ha continuato l’artista; è una dimostrazione di forza di uno Stato che tende sempre di più all’autoritarismo e che cancella i diritti”. Salis rischia fino a 24 anni di carcere per l’accusa di tentato omicidio colposo per aver partecipato ad un’aggressione ai danni di alcuni neofascisti durante il raduno del ‘Giorno dell’onore’. “Sono fiera di sostenere Ilaria, da artivista e da antifascista. Questa onda nera che si abbatte sull’Europa va fermata. Ilaria va liberata. Subito”, ha concluso Laika.