Gli interessi in Italia sono ancora troppo alti per molte famiglie o single che cercano di comprare casa. C’è però una soluzione che potrebbe venirvi incontro, prevista dalla legge e che mette d’accordo acquirenti e proprietari dell’immobile.
I mutui per l’acquisto di un immobile nel 2024 saranno ancora molto alti ma, secondo gli ultimi aggiornamenti Abi, potrebbe esserci a breve una battuta d’arresto che potrebbe frenare la speculazione sugli interessi. Se invece avete bisogno di comprare casa in tempi brevi, c’è un metodo che potrebbe alleggerire le vostre spese e, con un comune accordo tra le parti, permettervi di accedere alla casa dei vostri sogni nel lungo periodo. Ecco quale.
Come comprare casa senza interessi
La soluzione arriva dall’articolo 1523 del codice civile, che permette una vendita formale sugellata sì dal notaio, ma con dei criteri ben precisi. Parliamo dell’“acquisto con riserva di proprietà”, un tipo di compravendita con rate fisse spalmate su un intervallo di tempo, stabilito tra proprietario dell’immobile e acquirente, che assume il diritto di proprietà solo quando salderà l’ultima rata del contratto stipulato tra le parti.
Per esempio, sarà possibile decidere in quante rate acquistare una casa e solo all’ultima rata avere il pieno diritto e possesso sull’immobile. Ovviamente il numero delle rate e l’importo da versare per acquistare casa varieranno in base al valore catastale dell’immobile e al contratto che il proprietario intende stipulare con voi, ma sono criteri flessibili che si possono concordare in presenza di un notaio, che siglerà l’accordo tra le parti.
Che differenza c’è tra la vendita con riserva e la compravendita immobiliare
Sono due tipi di acquisti immobiliari diversi: la vendita con riserva si configura nella vendita con effetti reali differiti. La compravendita che tutti noi conosciamo, invece, ha effetti reali immediati, perché la proprietà si trasferisce solo con il consenso tra le parti. Infatti, con la vendita con riserva dopo l’atto notarile si certifica un rapporto in cui un soggetto deve versare all’altro delle quote entro un determinato periodo di tempo e con regolarità. Le scadenze e le rate dell’immobile, seppur concordate, sono fisse e vanno rispettate secondo una “vendita con patto di riserva dominio”. Nell’atto di compravendita tradizionale, invece, l’acquisto viene deciso nel momento in cui un notaio sottoscrive un rogito: l’acquirente versa il prezzo concordato e i due contraenti interrompono, ad acquisto effettuato, il rapporto.
Quali sono i rischi della vendita con riserva?
Ci sono anche dei rischi però. Se per esempio il venditore che non riceve il pagamento concordato nei termini prefissati, l’acquirente rischia che il bene venduto sia ceduto a terzi o pignorato dai creditori del compratore. Inoltre, come stabilito dall’art. 1523 del Codice civile, nel momento in cui il bene viene acquisito con l’ultima rata a prezzo del bene, l’acquirente “assume i rischi dal momento della consegna”. Tra questi, l’eventuale deperimento o deterioramento dell’oggetto.