Giorno della memoria, iniziativa promossa a Pomezia dall’Amministrazione Comunale presso il parco delle Rimembranze. Presente il Sindaco Veronica Felici, assessori e consiglieri, oltre al Gonfalone della Città di Pomezia.
“Distruggere l’uomo è difficile, quasi quanto crearlo: non è stato agevole, non è stato breve, ma ci siete riusciti”. A parlare è Primo Levi, con queste lapidarie parole, a metterci di fronte all’atrocità, alla disumanità di quello che è stato l’Olocausto. Questa la citazione scelta dal Primo Cittadino di Pomezia, Veronica Felici, per celebrare il giorno della memoria.
La data del 27 gennaio: perché l’olocausto non deve essere dimenticato
Il 27 gennaio 1945 furono abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, rivelando al mondo l’orrore del genocidio nazista. Il sindaco pometino, all’interno del suo discorso, ha poi ripercorso le tappe storiche di questa giornata. “Questa data simbolica è stata scelta per la “Giornata della Memoria” – prima dal Parlamento italiano e poi dall’ ONU – per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio (oltre a tutte le altre vittime dell’olocausto troppo spesso dimenticate), ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Siamo qui, dunque oggi, raccolti in rappresentanza della comunità di Pomezia per celebrare la Giornata della Memoria, come in tutta Italia e in tutto il Mondo, tante altre persone, tante altre comunità stanno facendo”.
“Una memoria collettiva… Ecco, vedete, mi soffermo qualche istante sul significato della memoria: cosa è la “memoria”? – ha proseguito la Felici – Noi non siamo qui oggi solo a ricordare un atroce fatto che ha a che fare con la Storia, un tragico avvenimento storico che ha segnato l’intera umanità… Siamo qui per “avere memoria” di quello che è stato; la memoria è qualcosa di più profondo, di più intimo perché consiste nel modo in cui ci portiamo dentro, come singoli, come comunità le esperienze del passato. E questa terribile esperienza del passato ce la portiamo dentro per dire “mai più” e per insegnarlo a chi verrà dopo di noi”.
“Presto un monumento dedicato alle vittime dell’olocausto”
Particolare attenzione è stato dato al significato di questa giornata, anticipando le intenzioni dell’amministrazione: un monumento per le vittime dell’Olocausto. Il Sindaco di Pomezia ha infatti aggiunto: “Vi dico sin da ora che è mia intenzione realizzare qui nella nostra città un monumento dedicato alle vittime dell’Olocausto, perché davanti ad esso non solo possiamo ritrovarci ogni 27 gennaio, ma perché possa essere , per portare la memoria di quello che è stato sempre nel suo cuore. Concludo citando le parole di Papa Francesco che mercoledì scorso ha pronunciato durante l’udienza generale in merito alla giornata di oggi: ‘Il ricordo e la condanna di quell’orribile sterminio di milioni di persone ebree e di altri credi avvenuto nella prima metà del secolo scorso aiuti tutti a non dimenticare che le logiche dell’odio e della violenza non si possono mai giustificare perché negano la nostra stessa umanità’”.