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Educatore di scuola francese sospeso per post social che inneggiano al terrorismo islamico

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Lycée Chateaubriand di Roma

Educatore del Lycée Chateaubriand di Roma, allontanato dalla scuola per post su Facebook inneggianti il terrorismo islamico.

Combattente di Hamas
Combattente di Hamas (credits WSJ) – ilcorrieredellacitta.com

Blitz a casa di un educatore di scuola francese a Roma, ritenuto dalla Digos responsabile di post Facebook inneggianti il terrorismo islamico e odio verso l’Occidente. L’uomo è risultato essere un educatore algerino del Lycée Chateaubriand, una delle più prestigiose scuole francesi del territorio romano. L’operazione sui post Facebook dell’individuo ha mobilitato la squadra antiterrorismo italiana. 

Educatore di una scuola di Roma incita al terrorismo islamico 

Nel focus degli inquirenti sono finiti diversi post dell’uomo, che commentava con “la pagherete” le conseguenze del conflitto israelo-palestinese ai danni della Palestina. Con foto e video di bimbi palestinesi martoriati dalla crudeltà dell’esercito israeliano, sul proprio profilo Facebook l’educatore commentava le vicende con allarmanti post contro Francia, Italia e Regno Unito. 

L’allontanamento dal Lycée Chateaubriand

La scuola, vedendo la supervisione dell’Ambasciata Francese, di pari passo con le indagini avrebbe allontanato l’uomo da ogni incarico scolastico. L’educatore starebbe scontando una sospensione professionale, che al momento non viene commentata nè dal Lycée Chateaubriand e tantomeno dagli stessi ambienti legati all’Ambascatia Francese.

Squadra antiterrorismo della Polizia
Nucleo antiterrorismo della Polizia (credits ANFP) – ilcorrieredellacitta.com

La perquisizione a casa dell’educatore

Gli uomini della Digos si sono presentati a casa dell’uomo qualche giorno fa, con l’operatore scolastico che non si aspettava la visita delle forze dell’ordine italiane. In un incontro che è stato raccontato come cordiale, gli agenti hanno sequestrato all’uomo il pc e il telefonino. Per effettuare l’operazione, che non ha richiesto nessun mandato di perquisizione, è stata utilizzata la formula di “particolare necessità e urgenza” garantita dalle leggi sula pubblica sicurezza. 

La giustificazione dell’educatore

Alle domande degli agenti di Polizia, l’uomo ha respinto tutte le ipotesi legate alla vicinanza con movimenti terroristici. Ha detto al contrario di esprimersi su un tema controverso, raccontando una fatto che in Occidente non viene approfondito. L’uomo, oltre ai post social, è stato trovato in possesso della foto su WhatsApp con il volto del leader di Hamas. 

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