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Lavinia, investita a 16 mesi davanti all’asilo: condannata la maestra

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Asilo nido

Lavinia, bambina di 16 mesi investita nel parcheggio dell’asilo a Velletri, è in stato vegetativo: condannata la maestra.

Prime condanne per la tragica situazione verificatasi a Velletri, presso l’asilo La Fattoria di Mamma Cocca. Una bambina investita nel parcheggio della struttura nell’incredulità dei presenti. Le autorità indagano mentre la piccola risulta essere ancora in stato vegetativo.

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Condannata la maestra che ha investito Lavinia

La dinamica dell’incidente è chiara, per questo è stata condannata la maestra a due anni e sei mesi, colpevole – tra le altre cose – di aver lasciato incustoditi i piccoli per portare Lavinia in ospedale. Il suo – secondo l’accusa – è abbandono di minore. Non è finita. Un anno all’investitrice Chiara Colonnelli per lesioni colpose gravissime stradali.

Lavinia investita all’asilo: condanne all’insegnante e l’automobilista

Sospesa anche la patente per un anno, più un’ammenda generica la cui cifra dovrà essere stabilita in sede civile. “Giustizia è stata fatta” – dichiara il papà della piccola. Montebovi che precisa quanto sia importante per loro un riconoscimento del genere. L’uomo ammette che nessuno potrà restituirgli la figlia in una condizione diversa, ma la colpa – secondo il genitore – è di chi doveva sorvegliare e non l’ha fatto.

Lavinia, investita fuori dall'asilo, verso la sentenza
La bambina investita fuori la scuola

Una piccola “vittoria” in questa situazione spiacevole che segna un capitolo amaro in grado di gettare ulteriori ombre su quelle che sono le dinamiche degli asili nido. La percentuale di incidenti in questi istituti è piuttosto alta: avere a che fare con bambini molto piccoli non è mai facile. Proprio per questo tenere la guardia alta resta l’unico imperativo possibile. In attesa di capire come prevenire determinate tragedie, l’impressione che in questo caso si poteva – e doveva – fare di più è l’unica certezza del papà di Lavinia.

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Una disgrazia che ha visto la mano di terzi agire in maniera sprovveduta, ma la furia di un investimento non ha potuto evitare il peggio, come confermano anche le autorità: “Da poliziotto posso continuare a credere nella giustizia, è un segnale buono anche per gli italiani”, conclude Montebovi (papà della piccola). 

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