Uno strano oggetto ancora utilizzato dagli italiani ma con una lunga storia alle spalle, che ha origine nell’Antica Roma: ecco quale.
L’Antica Roma non è stata solamente la culla di uno sviluppo storico e artistico che ha condizionato il divenire dell’Italia e l’Occidente come lo intendiamo oggi. Tra questi aspetti, non meno fondamentale anche il discorso attorno agli antichi sapere, che forse con il passare dei secoli si sono persi nonostante l’importanza ingegneristica che hanno portato alla Città Eterna.
Strani oggetti usati nell’Antica Roma: i pensieri perduti
Come detto, anche l’archeologia ipotizza come nell’Antica Roma ci fossero degli antichi saperi, o precisi studi, che nell’arco del tempo sono andati perduti irrimediabilmente. Pensiamo alla precisione nella costruzione degli acquedotti, con alcuni ancora resistenti all’avanzare del tempo e con i romani che li edificarono senza le attuali tecnologie vigenti.
Strani oggetti usati nell’Antica Roma: la traccia dei reperti storici
Di questi antichi saperi, e del loro utilizzo, a noi oggi rimane solo la traccia dei reperti storici. Da queste tracce di vissuto i nostri archeologi e paleontologi, oltre gli studiosi accademici, cercano di ricostruire quella che era la quotidianità degli antichi romani. Ma soprattutto si cerca di comprendere cosa utilizzassero durante la giornata, magari anche trovando degli oggetti che al giorno d’oggi ci appaiono come strani e totalmente misteriosi.
Strani oggetti dell’Antica Roma
Tra i più emblematici troviamo la lucerna romana, una sorta di triangolo o fondo in ceramica di cui solo con il tempo si è fatta chiarezza sul corretto utilizzo. L’oggetto può essere considerato unantenato dei nostri fari, delle nostre candele o delle lampadine, venendo utilizzato dai romani per fare luce durante la notte o nei locali immersi nelle buie catacombe.
Strani oggetti dell’Antica Roma: la lucerna romana
Un oggetto aveva un ampio utilizzo nell’Antica Roma? Assolutamente sì. Basti pensare come i romani non avevano la luce elettrica nell’antichità, che ovviamente lasciava al buio le loro dimore. Stessa cosa avveniva con alcuni percorsi che collegavano il centro delle città romane con aree più periferiche, scavati spesso nel sottosuolo o nelle valli: degni esempi di questa urbanistica, con percorsi stretti e bassi (come la corporatura degli antichi romani) furono il Centro Storico capitolino e Ponza sotto l’esperienza dell’Antica Roma.
Strani oggetti dell’Antica Roma: come funzionava la lucerna
Come le lampade dei nostri nonni, nella lucerna era immerso uno stoppino in seta immerso in dei liquidi infiammabili, che prettamente risultavano essere dei particolari oli vegelati, il sego (grasso di animali prettamente proveniente da equini, bovini o suini) o minerali che permettevano l’accensione di una fiamma e conseguentemente la produzione di luce.
Strani oggetti dell’Antica Roma: le forme della lucerna
L’arte dei romani si vedeva anche nella costruzione di questi semplici oggetti, spesso prodotti con l’utilizzo di terracotta, bronzo, vetro o pietra. Soprattutto in terracotta abbiamo potuto trovare le forme più particolari, con strutture triangolari, circolari o addirittura a becco lungo.