I furti in stazione si moltiplicano. Anno nuovo, vecchie abitudini: la stazione Termini è sempre nel mirino di ladri o truffatori.
Trova le differenze. I passeggeri sono costretti a questo una volta arrivati a Termini. La stazione è una giungla con le proprie insidie, questo capita in ogni metropoli: il traffico di persone porta con sé anche tante opportunità per gli esperti truffatori e non solo. Proprio per questo non basta essere vigili, bisogna capire cosa cambia rispetto al passato. Cominciano a chiederselo a Roma, dato che il numero di truffe e raggiri non diminuisce.
Anzi, aumentano le denunce, qualche volta avviene anche la cattura degli esecutori del misfatto, ma più si alzano i livelli di guardia e maggiore sarà l’inventiva di chi tenta il tutto per tutto con l’obiettivo di raggirare le vittime. Trovare l’inganno, per alcuni, è un vero e proprio biglietto da visita: ciascuno ha il proprio “stile” in questo vortice di non detto, dove la differenza tra giusto è sbagliato resta netta, ma non sempre visibile.
Stazione Termini, le truffe aumentano
Le truffe, ogni anno, a Termini sono migliaia. Per questo occorre capire anche quali sono le nuove “tendenze” in fatto di metodo. Persino il furto, concepito come tale, ha una storia e una cronologia che distingue stilemi e caratteristiche. Di recente, secondo le statistiche delle autorità, le tecniche di raggiro sono tornate ai fasti del passato: meno tecnologia, più immediatezza e semplicità. Si torna a parlare più semplice e ad agire di conseguenza.
Per questo la truffa della giacca sta mietendo più vittime del dovuto. Il motivo è che non se l’aspetta nessuno: un meccanismo in voga negli anni ’80 torna attuale. Anche nel malaffare esistono corsi e ricorsi storici. Come funziona. Ci sono due complici: uno ferma il malcapitato e comincia a parlarci.
La nuova tecnica
L’altro, con la scusa di passare vicino alla zona dove si sta tenendo la conversazione, sfiora la vittima designata che, impegnata a parlare, non farà troppo caso al contatto con il vestito. In genere questo tipo di situazione serve a rubare il portafogli di chi ha sempre la tasca più esterna piena. Ecco perchè si consiglia di tenere portafoglio e portamonete nella tasca interna. Detta anche “segreta”. C’è poi una seconda metodologia di raggiro che riguarda la giacca, ma avviene nei pressi dei bar: chi è seduto a sorseggiare un caffè o un thè, magari aspettando il proprio treno, poggia la giacca sullo schienale della sedia.
In quel momento – al tavolo subito dietro – si piazza un altro consumatore. In realtà è il ladro in azione. Prende anche lui qualcosa da bere o mangiare e mette il proprio cappotto adiacente alla sedia della vittima. In maniera speculare. Poi si gira è dà l’impressione di controllare le tasche del proprio impermeabile. Quando, invece, ha già le mani in tasca nel giaccone di colui che, da lì a poco, sarà defraudato.
Un metodo infallibile
Tutto avviene in pochi istanti, il tempo necessario affinché nessuno possa accorgersi di niente. Non sempre va a buon fine, ma se la truffa riesce non resta altro da fare che una denuncia contro ignoti. La stazione Termini è terra di conquista, quindi occhi aperti e prudenza. Un treno che parte può nascondere molteplici insidie, soprattutto prima di salire.