Omicidio Alexandru Ivan, proseguono le indagini. Altri due fermi per i Carabinieri di Frascati e Velletri: si cercano ancora altre persone.
Ancora non è stata fatta luce sull’omicidio di Alexandru Ivan, morto a causa di due colpi di pistola nel parcheggio della metro C nei pressi di Monte Compatri a Pantano Borghese. La dinamica della dipartita è chiara, non si riesce ancora a capire chi ha sparato quella notte che sembra ormai lontana.
Non abbastanza per capire come possano essere andate davvero le cose. Tutto è accaduto in tarda serata, quando il 14enne è arrivato con lo zio presso l’autogrill di Pantano. Erano le 23.00, una volta dentro è scattata una rissa con altre persone presenti che conoscevano l’uomo e il ragazzo.
Omicidio Alexandru Ivan, c’è un secondo fermo
Sembrava essere finita lì, se non fosse che dopo qualche ora entrambi sono stati richiamati per un chiarimento. Una volta deciso il luogo dell’appuntamento, non c’è stato scampo. Entrambi si presentano e il ragazzo viene freddato da diversi colpi di pistola. Un auto in movimento lascia tutti di sasso.
Non le autorità che, appena rimessi insieme i pezzi, fermano due persone: prima Corum, di origine Rom, e poi suo cugino Dino Petrov che si era rifugiato per diversi giorni a Treviso, ma i Carabinieri – attraverso un lavoro di concerto e confronto identificazione – sono arrivati anche lì e hanno fermato il 33enne che al momento degli spari in direzione di Alexandru avrebbe colpito con una testata alla bocca il patrigno.
Allarme criminalità
Una situazione convulsa che l’uomo (non solo) deve aiutare a risolvere. Mettere insieme i pezzi di un puzzle ancora intricato. Un mosaico che inizia ad avere i pezzi di riferimento, anche se si cercano ancora due persone che erano presenti quella sera insieme ai fermati. Il cerchio si stringe. Intanto le autorità hanno convocato un tavolo di Sicurezza pubblica, in cui sarà presente anche il Campidoglio attraverso i suoi principali rappresentanti, per discutere e affrontare la nuova emergenza criminalità.