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Roma: “Aiutatemi”, prostituta rapinata a Torpignattara e rinchiusa nel bagno

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Prostituta rapinata torpignattara

Roma, l’appuntamento con la prostituta si trasforma in incubo: donna legata e rinchiusa nel bagno. L’allarme e l’intervento della Polizia.

Avrebbe picchiato, legato e rapinato una donna. Poi sarebbe fuggito via lasciandola rinchiusa nel bagno dell’appartamento dove la prostituta era solita ricevere i suoi clienti. E lui, all’apparenza, era proprio uno di questi. Ma una volta aperta la porta, anziché avere il rapporto con la donna, l’ha aggredita. 

Polizia
Polizia (ilcorrieredellacitta.com)

E’ questa la cronaca di quanto accaduto all’interno di un appartamento nella zona di Torpignattara. Fortunatamente la donna, anche se legata, è riuscita a chiedere aiuto dalla finestra facendo scattare i soccorsi. Dando poi il via alla caccia per rintracciare il bandito. 

Prostituta rapinata a Torpignattara

La vicenda risale allo scorso dicembre. La chiamata al 112 era arrivata nel tardo pomeriggio del 22 dicembre scorso da una via del quartiere di Torpignattara a Roma: qui una ragazza disperata chiedeva aiuto da una finestra. Gli agenti della Polizia di Stato, intervenuti insieme ai Vigili del Fuoco avevano trovato la giovane rinchiusa nel bagno e con le mani serrate da una fascetta “da elettricista”.

Polizia notte
Polizia, torna a casa e trova i ladri – (ilcorrieredellacitta.com)

La ragazza ha raccontato ai poliziotti del commissariato Porta Maggiore che si prostituiva in quell’abitazione e usava, per trovare i clienti, un sito di incontri. Quel giorno, sempre tramite questo sito, aveva appuntamento con un uomo con il quale si era accordata tramite un comune sistema di messaggistica, verosimilmente Whatsapp oppure Telegram.

L’aggressione: “Dammi tutto o ti ammazzo”

Ma quello che doveva essere uno dei tanti appuntamenti di giornata si è rapidamente trasformato in dramma come visto. Perché quando la prostituta ha aperto la porta al “nuovo cliente” quest’ultimo l’ha aggredita subito, per poi immobilizzarla legandole anche le mani con delle fascette. Quindi l’ha minacciata di morte se non gli avesse consegnato tutto il denaro che aveva. La vittima gli ha indicato allora dove teneva i soldi, non più di 35 euro, e l’uomo, prima di fuggire con il denaro ed i cellulari della ragazza, l’ha chiusa a chiave nel bagno. Determinante per le indagini è stata proprio la collaborazione della vittima che, già dal primo contatto con il cliente, aveva salvato gli screenshot delle conversazioni: è stato proprio grazie ad uno di essi che gli esperti della Polizia di Stato hanno potuto dare un nome al sospettato.

L’arresto nella tuscia

Questo ed altri riscontri investigativi hanno consentito ai PM della Procura di Roma di chiedere ed ottenere, dal Giudice per le Indagini Preliminari, l’emissione di una misura cautelare a carico dell’indagato, un 40enne italiano di origini portoghesi. Gli agenti sono arrivati così fino nella Tuscia, in particolare nel comune di Sutri, per eseguire il provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico del 40enne. L’accusa a suo carico è quella di rapina aggravataDopo gli atti di rito il 40enne è stato accompagnato presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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