I carabinieri della stazione di Valmontone hanno arrestato tre donne, una 46enne, una 39enne e una 50enne, di cui due residenti in provincia di Frosinone e una residente a Bologna, gravemente indiziate del reato di furto continuato aggravato. Vediamo cosa è successo.
Valmontone, picchia da anni la moglie, che alla fine lo denuncia: “Temo per la mia vita”
Cosa è successo all’outlet di Valmontone
Ieri pomeriggio, giovedì 11 gennaio 2024, le tre donne hanno effettuato strani movimenti all’interno dei negozi del centro commerciale ed hanno insospettito il personale qualificato della vigilanza. Sono stati quindi allertati i carabinieri della Stazione di Valmontone, che hanno seguito con discrezione i movimenti delle donne. Le indagate, uscendo da una nota attività commerciale, si sono trovate di fronte i militari che le hanno sottoposte a controllo accertando che all’interno delle loro buste avevano diversi capi di abbigliamento non pagati e privi di cartellino identificativo.
Da un controllo più approfondito, i carabinieri sono riusciti a ricostruire la sequenza dei fatti commessi e a svelare la tecnica utilizzata dalle tre donne, consistita nell’acquistare all’interno di ogni attività un capo di poco valore, per non destare sospetto, rubando invece diversi capi di abbigliamento molto costosi. Infatti, la successiva perquisizione all’interno dell’auto utilizzata dalle indagate per raggiungere il centro commerciale Valmontone outlet, ha permesso di rinvenire ulteriori capi di abbigliamento e di calzature rubate, poco prima, all’interno di altri negozi.
Recuperata l’intera refurtiva dai carabinieri
L’intera refurtiva è stata recuperata dai carabinieri e restituita ai titolari delle varie attività commerciali, che poi hanno presentato denuncia-querela. Per questo motivo, per le tre amiche è scattato l’arresto ed al termine delle formalità di rito sono state sottoposte ai domiciliari presso le rispettive abitazioni.
Questa mattina, venerdì 12 gennaio, le indagate sono comparse davanti al G.I.P. del Tribunale di Velletri, che ha convalidato gli arresti ed applicato nei confronti di tutte e tre la misura cautelare dell’obbligo di firma in caserma.
