Papa Francesco torna ospite da Fabio Fazio. Lo annuncia proprio il conduttore con un tweet di poche righe: presenza che sa di rivincita.
Cambia tutto per non cambiare niente. Papa Francesco torna da Fabio Fazio, ma questo non è un confronto come gli altri. Non solo perchè il Sommo Pontefice ha già partecipato alla trasmissione del presentatore, ma anche poiché intervistarlo è sempre un’emozione particolare. Soprattutto sapendo che Bergoglio si concede ai media, tenendo però quella solita parsimonia sufficiente a sottolineare la propria presenza evitando di scadere nel banale.
Un Papa scontato, per definizione, non lo sarebbe mai. Bergoglio, tuttavia, non è soltanto il Pontefice. Si sta dimostrando (anche e soprattutto) un uomo di chiesa in grado di rivoluzionare l’ordine costituito. Quel che ha fatto in favore degli omosessuali, il regolamento dei conti in sospeso nelle casse della chiesa, la voglia – diventata proposito – di cambiare il rito sepolcrale del Santo Padre: “Sarò il primo con la nuova formula più breve”, ha scherzato.
Papa Francesco a Che Tempo Che Fa
Di novità Papa Francesco ne ha introdotte tante, fra cui anche la possibilità di cedere al peso mediatico. È uno dei pochi (se non il solo) che durante il Pontificato sceglie di raccontarsi non solo attraverso i libri o comunicati concordati. In passato il Santo Padre si confidava a pochi e appariva televisivamente – al netto della presenza settimanale da Piazza San Pietro per la Santa Messa – ancora meno. Erano tempi in cui la mediaticità era ben diversa e anche meno presente.
Oggi è tutto diverso, quindi anche il Pontefice deve adeguarsi. Bergoglio lo fa più di altri e sovverte anche il rapporto fra intervistatore e intervistato. Si ha sempre l’impressione che il Santo Padre voglia fare una “chiacchierata tra amici” – con tutte le proporzioni del caso – più che un’intervista. I paletti sugli argomenti che contano li mette comunque, ma attraverso il motore più potente in circolazione: il sorriso. Seguito dall’educazione.
La “prova del Nove” che cambia la tv
La scelta di ridere e sorridere, parlando di chiesa e non solo, con Fazio è il terzo punto – non meno importante – che segna lo spartiacque fra passato e presente. Se cambiano i media, cambia anche la chiesa. E viceversa. In questo periodo di trasformazione si assottigliano persino quelli che un tempo erano i rapporti di forza: esisteva la tivù di Stato e la concorrenza. Divario che c’è ancora oggi, ma non sembra più avere lo stesso peso specifico. Infatti quella di domenica 14 gennaio sarà la prima intervista di un Papa a un’emittente privata.
Il Nove è appartenente alla Warner Bros, ma questo Papa Francesco non l’ha considerato. O meglio: per lui non è l’aspetto primario. Dato che è un Pontefice legato ad altri principi. Conta la fiducia e non l’etichetta. Bergoglio va da chi si fida, si racconta a coloro che propongono una televisione diversa. A sua immagine e somiglianza, per citare i classici. Una tv pacata, che non sente il bisogno di strappare concetti, ma veicolarli nella maniera più equilibrata possibile. E soprattutto lontano dalla partigianeria. Arriviamo, quindi, al quarto punto di questa esclusiva televisiva che Fazio è riuscito ad avere. Il merito non è solo suo, ma anche del proprio ufficio casting: Monica Tellini.
Fazio “beffa” la Rai
A suo modo, Papa Francesco ha ridefinito i canoni di concorrenza e mercato. Siamo in un’epoca in cui il brand, anche sul piano televisivo, non è legato semplicemente a colossi e società. Ognuno è il promotore di sé stesso: Fazio ispira fiducia e, quindi, si può permettere di avere il Papa. Il Pontefice ricorda l’uomo e non la rete di appartenenza. Questo è un precedente che varrà anche in futuro: la presenza di Francesco domenica sul Nove è il segno che i tempi stanno cambiando, così come le loro definizioni. I canoni mutano (compreso quello della RAI) per far sì che la sostanza resti la stessa.
Almeno in superficie. Quel che succederà in profondità sarà valutato dallo Share e dagli analisti. Nel frattempo la Rai, che ha avuto il Papa ospite al TG1 (mai a un talk show serale, solo un’altra volta nello studio di A Sua Immagine), resta a guardare e comincia a porsi qualche domanda. Una su tutte: qual è la nuova dimensione di rivalità professionale? Subito dopo aver pensato a come gestirla. Da queste piccole, ma affatto semplici, consapevolezze passerà il futuro della tivù pubblica e non solo. Cambia tutto per non cambiare niente, forse. Non resta che fare zapping.