Tiago Pinto non sarà più il general manager della Roma. Lo ha comunicato il dirigente alla società e alla squadra. Lascerà il suo incarico alla fine del mercato di gennaio, con il contratto che sarebbe comunque scaduto il prossimo 30 giugno. Roma e Pinto andranno verso una rescissione consensuale. E’ quanto ha riportato l’agenzia di stampa Ansa.
Roma, salta Bonucci: è “guerra” tra Pinto e Mourinho? La stoccata dello Special One
Le parole di Tiago Pinto
La Roma ha ufficializzato ora la separazione consensuale dal general manager Tiago Pinto, in una nota in cui club e Pinto “comunicano la decisione di terminare consensualmente il proprio rapporto con effetto a partire da sabato 3 febbraio 2024”.
La Roma “esprime gratitudine a Tiago Pinto per l’incrollabile dedizione e il duro lavoro svolto nel corso degli ultimi tre anni e gli augura le migliori fortune per il futuro”. “Ringraziamo Tiago per l’incessante impegno che dal primo giorno ha profuso per tutta l’area sportiva, dalla prima squadra maschile al settore Giovanile, fino al dipartimento femminile – hanno dichiarato Dan e Ryan Friedkin -. Il suo mandato terminerà alla fine della sessione invernale del calciomercato. Il processo di individuazione del nuovo direttore sportivo è in corso e saremo lieti di poterlo annunciare nelle prossime settimane”.
“Dopo tre anni ritengo il mio ciclo a Roma concluso e accingendomi all’uscita desidero ringraziare tutti coloro che hanno reso speciale la mia permanenza in questo Club e in questa città: in primis la famiglia Friedkin, che mi ha concesso di vivere un’esperienza unica e di servire una società storica, in un Paese dove il calcio è passione e tradizione”, ha dichiarato Tiago Pinto.
“Vorrei inoltre esprimere la mia gratitudine verso gli allenatori, i giocatori, i collaboratori e tutte le persone che mi hanno affiancato nella ristrutturazione dell’area sportiva – ha proseguito Tiago Pinto -. Assieme abbiamo condiviso la responsabilità e il privilegio di lavorare per un bene prezioso, che è la Roma stessa. Intendo infine dedicare un pensiero a due realtà che per certi versi rappresentano insieme il passato, il presente e il futuro della Roma: mi riferisco ai tifosi romanisti e al settore giovanile. Le immagini dei ragazzi sospinti dal nostro pubblico mi hanno restituito il senso della famiglia giallorossa e reso fiero di averne fatto parte”.
La situazione di Renato Sanches
E di Renato Sanches? “Lui è il mio pupillo e lo sarà sempre. Non mi interessa come finirà – risponde il dirigente della Roma -. Sapevamo la sua situazione, credo che abbiamo fatto un buon lavoro con lui e lo staff. Chiaro che quando il mercato apre e un giocatore non gioca non si è contenti. Non mi prendo il merito di quando i giocatori fanno bene, ma quando fanno male ci sono abituato”.