All’indomani dei fuochi d’artificio, brindisi e veglioni, si contano i danni dei botti di Capodanno: non solo tantissimi animali terrorizzati o feriti dai boati, ma anche tante auto danneggiate dalle micce. Una in zona Villa Bonelli, è andata completamente a fuoco.
Dopo gli animali, i botti di Capodanno tornano a far storcere il muso di tantissimi romani. Questa volta il pomo della discordia riguarda però le auto in strada, gravemente danneggiate dall’inciviltà di chi, preso dai festeggiamenti, ha pensato bene di lanciare miccette e petardi verso i veicoli privati.
A patirne le conseguenze tantissimi proprietari che nelle ore successive al 31 dicembre hanno constatato i danni quando ormai era troppo tardi. Il caso limite a Roma in via Giannetto Valli, tra via Portuense e la Magliana: un’auto è stata completamente avvolta dalle fiamme.
Auto carbonizzata a Villa Bonelli per i botti di Capodanno: proteste e segnalazioni a pioggia dei residenti
Amaro risveglio per il proprietario di un’auto in via Giannetto Valli, in zona Villa Bonelli. La notte del 31 la sua auto è andata completamente a fuoco, carbonizzata da un mortaretto che deve essere finito all’interno dell’auto, bruciando gli interni così come l’intera carrozzeria. Innumerevoli le proteste dei residenti, che raccontano di aver già da tempo avvisato le autorità su un fenomeno che sta prendendo piede in zona: “Da ottobre il quartiere è invaso da botti, micette, in più si aggiungono i fuochi d’artificio ogni cavolo di sera da un anno e passa”, protesta un residente.
L’epilogo dell’anno coincide con la sfortuna di chi, nel 2024, dovrà fare i conti con i danni dei botti. “Questi i risultati di chi, nonostante il decreto che vieta i botti, insiste nell’inciviltà. Ora vai a spiegare al proprietario che stavi solo giocando. Siamo un paese allo sbando”, ha aggiunto un altro abitante di zona. Vista l’esasperazione e il protrarsi di episodi di questo genere, sono in corso delle indagini per comprendere autori e dinamiche del gesto, segnalando tutto alle Forze dell’Ordine.