Nuovi aggiornamenti sull’incendio scoppiato ieri presso l’impianto di Malagrotta. ARPA Lazio ha diramato poco fa una nota con i primi dati sulle polveri sottili provenienti dalle centraline fisse, tutti gli aggiornamenti.
In relazione all’incendio che si è verificato nel pomeriggio del 24 dicembre che ha coinvolto l’impianto di trattamento dei rifiuti nel comune di Roma a Malagrotta, l’ARPA Lazio ha installato due campionatori ad alto volume, “strumenti necessari per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine”: il primo si trova a circa 500 metri a nord ovest e il secondo a circa 100 metri a sud est dall’area interessata dall’incendio. “In attesa dei risultati delle analisi – spiegano dall’ARPA – il nostro personale tecnico tiene comunque sotto controllo i dati raccolti dalle stazioni delle rete fissa più vicine, Malagrotta e Fiumicino”.
“Sono stati infatti analizzati i dati della rete di monitoraggio della qualità dell’aria al fine di verificare l’eventuale impatto sulle centraline più vicine all’incendio”, proseguono dall’ARPA. La stazione della rete fissa di monitoraggio più vicina all’impianto è quella denominata “Malagrotta” che si trova a circa 3 km metri a nord dall’area interessata dall’incendio. Sono presenti inoltre, si apprende, una stazione a Castel di Guido a circa 7km a ovest e due stazioni a Fiumicino a circa 12 km in direzione sud ovest.
Il monitoraggio di ARPA Lazio sull’incendio a Malagrotta
Ebbene, i valori di PM10 (polveri sottili) delle tre stazioni di monitoraggio misurati sabato 23 e domenica 24 dicembre (giorno dell’incendio), sono i seguenti.
La concentrazione di PM10 del 24 dicembre – spiega ARPA – sono simili a quelle del giorno precedente all’incendio e mostrano valori ampiamente inferiori al limite giornaliero del PM10 (50 μg/m3). Le centraline nella giornata del 24 dicembre non sono state, quindi, interessate dalle polveri generate dall’evento (nell’area urbana del Comune di Roma in nessuna stazione si sono registrati superamenti del valore limite di PM10). Adesso, come visto in apertura, si attende il report per constatare il livello di inquinamento nell’aria con i dati sulle sostanze inquinanti quali idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine.
Fonte: ARPA Lazio