Stamattina gli Ambientalisti hanno creato disordini in diverse parti della città. La situazione più eclatante è stata registrata in via del Corso dove esponenti di Ultima Generazione hanno bloccato la strada con pacchi regalo e due di loro indossavano la maschera di Giorgia Melini e Lorenzo Fontana. Il corteo era diretto verso Palazzo Colonna rivendicando un ristoro per il clima e un fondo di riparazione per le popolazioni colpite dall’alluvione.
La Polizia interviene in via del Corso e identifica i manifestanti
Come ormai succede di consueto, è stato necessario l’intervento della Polizia per fermare la marcia dei manifestanti e ristabilire l’ordine pubblico. Sono stati 16 i manifestanti identificati dagli agenti accorsi. Ma non è stato l’unico caso nel quale stamattina è stato richiesto l’intervento della Polizia che ha dovuto raggiungere via Cristoforo Colombo, dove altri attivisti sembravano, anche in questo caso, pronti a protestare. In quattro sono stati identificati e il materiale che avevano a seguito, secchi di liquido che si presume dovesse servire per imbrattare chissà se la strada o i muri, sono stati sequestrati.
Sono stati 19 gli attivisti denunciati dagli agenti intervenuti
Al termine degli accertamenti, non solo le identificazioni delle persone coinvolte, ma anche la denuncia per 19 attivisti. Ma le manifestazioni di Ultima Generazione si susseguono, ormai, con cadenza quasi quotidiana. Solo due giorni fa, lunedì 18 dicembre, hanno bloccato la Salaria sedendosi sulla carreggiata. E il ripetersi di questi episodi stanno esacerbando gli animi dei romani al punto che lunedì scorso alcuni automobilisti hanno aggredito gli attivisti anche con insulti e calci. Solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine è stata ripristinata la normalità. I manifestanti sono stati fatti allontanare e la viabilità è tornata scorrevole, consentendo ai cittadini di riprendere le attività quotidiane.
Nonostante l’attenzione della Polizia per queste forme di protesta che creano il caos, il fenomeno non sembra destinato a cessare. Purtroppo gli attivisti proseguono il loro ‘impegno’ con cadenza quasi quotidiana.