Catturato il ladro seriale dei quartieri Tuscolano e Casilino di Roma: era diventato l’incubo dei negozi locali.
La Polizia di Stato di Roma ha eseguito una misura cautelare di custodia in carcere nei confronti di un 45enne italiano, fortemente indiziato di aver commesso una serie di rapine aggravate ai danni di esercizi commerciali nei quartieri Casilino e Tuscolano. L’operazione è stata condotta in seguito a un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica locale.
L’arresto a Roma del rapinatore seriale del Tuscolano e il Casilino
Nel corso delle indagini, la Squadra Mobile della Questura di Roma e il Commissariato Tuscolano hanno coordinato sforzi per individuare e arrestare il sospettato, raccogliendo prove significative che lo collegavano a sei rapine e due tentate rapine avvenute nelle suddette zone. L’attività investigativa è iniziata lo scorso 18 luglio, quando il 45enne è stato arrestato in flagranza di reato all’interno di un negozio Oviesse di via Tuscolana. Le immagini delle telecamere di sorveglianza lo hanno mostrato entrare nel negozio senza effettuare acquisti, indicando un possibile sopralluogo.
Il furto all’OVS di Roma Est
Successivamente, durante un servizio di osservazione, gli investigatori hanno notato l’uomo cambiare abiti in un edificio vicino, cercando di mascherare i vistosi tatuaggi e recarsi a piedi presso un’altra filiale OVS di via Tuscolana. Lì, minacciando le cassiere con un’arma, ha compiuto una rapina portando via 2000 euro in contanti, prima di essere fermato e arrestato dalla polizia.
Il riconoscimento del ladro a Roma
L’analisi delle prove ha rivelato una serie di elementi comuni tra i vari crimini, tra cui l’età del rapinatore, il modus operandi, l’abbigliamento utilizzato (maglia e pantaloni lunghi nonostante la stagione estiva, mascherina celeste, cappellino con visiera), e l’utilizzo di un’arma semiautomatica. La Procura della Repubblica ha presentato al Giudice per le Indagini Preliminari una richiesta di misura cautelare, ottenendo il via libera per la custodia in carcere dell’indagato. Tuttavia, è importante sottolineare che, in accordo con il principio di presunzione di innocenza, l’indagato è da considerarsi presunto innocente fino a una conferma definitiva di colpevolezza tramite sentenza irrevocabile.